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giovedì 12 febbraio 2015

I venti cambiano


Ed eccoci al risveglio, al primo risveglio in Florida! Non è presto, di più! Ad occhio sono le tre, tre e mezza al massimo. Mia sorella si sveglia dopo poco. Un po’ sfasati dal fuso ma soprattutto dai casini. 
La cosa che mi ricordo è che ho sognato tutta notte treni, mamma quanti! Visto che tanto ormai siamo svegli decidiamo di dare un occhio al sito rentalcars per vedere se la Ford Focus e la Dodge Avenger sono della stessa categoria. Ovviamente non lo sono, allora di decido di chiamare il servizio clienti, per fortuna che da poco sono passato a Tim ed ho attivato proprio ieri “Tim in viaggio pass” che mi lascia 150 minuti in chiamata, altrettanti in ricezione, 300 SMS e 500 MB di traffico. Me ne brucio un po’ per chiamare, ma dopo una lunga attesa mi confermano che la macchina non è corretta, e che ho due opzioni: rimborso a fine vacanza o sostituzione presso l’aeroporto. Nel caso abbia problemi potrei sempre richiamarli dal bancone per far parlare loro con il tizio. Speriamo non serva! Alle 5 prendiamo la macchina, impostiamo il navigatore e capisco perché ho sognato treni tutta notte… Abbiamo la ferrovia dietro all’hotel, e non so se siete pratici di treni merci americani, ma vi assicuro che fanno un casino del boia! Arrivati prestissimo in aeroporto cerchiamo con difficoltà dove riportare le macchine, ed alla fine troviamo il posto. Al tipo del ritiro spiego il problema, lui dice che sono la stessa cosa. Gli rispondo che ho già parlato col mio broker e che non è così. Tiriamo via tutto dalla macchina e torniamo al quarto piano, agli uffici. Spiego il problema ed anche lui mi dice che sono della stessa categoria, appena accenno alla chiamata che ho fatto a rentalcars mi dice che non ci sono problemi e mi stampa un nuovo modulo. Scendiamo e finalmente la macchina è quella giusta. Carichiamo le nostre cose e ci dirigiamo verso un Walmart per fare spese, ne avevo impostato uno a pochi minuti dall’aeroporto aperto 24/7. La cosa che ci sorprende è che ci sono un botto di persone nonostante non siano neppure le sei! Facciamo un po’ di provviste, girando in lungo ed in largo prendendo cose utili, cose un po’ meno utili e guardando le cose veramente strane che ci sono nelle loro giganti corsie.
Alla fine usciamo che ha appena albeggiato, decidiamo di dirigerci verso Miami Beach. Parcheggiamo e scopriamo che fino alle 10 non si paga il parcheggio, paghiamo per rimanere fino a quasi alle 14 ed andiamo a fare colazione da Starbucks, e poi passeggiata sulla spiaggia. Giriamo un po’ per le vie e decidiamo di andare a vedere Little Havana. Prima però andiamo a mangiare velocemente alla Sandwicherie, dove mi prendo una bella Caesar Salad con gamberetti. Già che ci siamo prendiamo anche i francobolli per le cartoline, ci portiamo avanti. Un po’ cotti ci dirigiamo Prima in un negozio di animali, e poi alla AAA (American Airlines Arena), stadio dei Miami Heat. Tra il parcheggio e lo store vediamo un gruppo di veicoli dell’FBI. Fatto un po’ di shopping ci rechiamo alla Calle Ocho, e grazie alla cartina sbagliata, nonostante abbiamo parcheggiato a due passi dalla zona per i turisti, andiamo dalla parte opposta, entrando nella vera Little Havana per un paio di chilometri, vedendo case caratteristiche e gente molto strana. Alla fine torniamo sui nostri passi e ci vediamo la parte turistica della via. Quasi allo scadere del parcheggio andiamo a recuperare la macchina e ci dirigiamo al Dolphin Mall, devo prendere delle scarpe più leggere, quelle del viaggio mi stanno ammazzando, ed in Italia non ero riuscito a trovare scarpe da viaggio leggere. E ne approfittiamo per un giretto. Entriamo dal lato giusto, e non è cosa da poco viste le dimensioni del posto. Già solo nel negozio di caccia e pesca ci perdiamo, è una cosa enorme. Usciti da li andiamo subito in un grande negozio multimarca che tratta abbigliamento sportivo. Io riesco a trovare le scarpe che cercavo, e pure mia sorella trova qualcosa . Torniamo alla macchina e con grande goduria cambio le scarpe, nel mentre tutti si fermano a chiederci se ce ne andiamo, c’è una quantità di macchine che girano alla ricerca di parcheggio che fa paura. Rientriamo e giriamo per un po’ il mall, ad un certo punto, affamati, mangiamo in un fast food messicano e ce ne andiamo. Io non ce la faccio più, è sera inoltrata e sono distrutto.
Arrivati in hotel, guardiamo meglio la camera e ci accorgiamo che le finestre sono chiuse ma dal rumore che entra è come se non lo fossero, la luce entra e le veneziane è meglio non toccarle. Altra doccia prima di andare a letto e mi rendo conto del perché siamo così stanchi. Grazie al contapassi del cellulare scopro che ci siamo sparati la bellezza di 23km! Prima di crollare sento il treno, e per non ripetere l’esperienza della notte precedente mi metto i tappi nelle orecchie! Crollo in neanche 5 minuti!

Guarda le foto.

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