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mercoledì 28 febbraio 2018

Sopralluoghi e visite

Oggi come prima cosa ci rechiamo da Decathlon, viaggio con una persona molto ottimista che pensava di trovare un po’ più di caldo. Felpe di pile e una bella giacca antivento con imbottitura per scongiurare vento, pioggia e freddo! In realtà parte della colpa ce l’ha la proprietaria del nostro appartamento che ha lavato cose che non doveva! Alle 11 abbiamo appuntamento per raggiungere Pedro nella loro potenziale futura casa. Vale è architetto d’interni e si è offerta di aiutarli nel sopralluogo della casa per trovare eventuali magagne. Al momento nello stabile c’è un bar, e loro vorrebbero poi farne, oltre che il loro nido, un B&B. A quel punto la perdo, impazzisce dietro a queste cose. Sono contento di vederli tutti felici, sia chi studia la casa ed i punti deboli che chi riceve consigli e dritte. Finito il sopralluogo, Pedro insiste per offrirci il pranzo in un bel ristorante locale nella capitale. Poi lo abbiamo accompagnato all’agenzia immobiliare per chiarire alcuni dubbi della casa vista in mattinata. Ci propone di fare un breve giro in zona e non possiamo dire di no! Ci porta a visitare l’Observatório Vulcanológico e Geotérmico dos Açores, e devo dire che è molto interessante, vi consiglio di passarci un’oretta per imparare un po’ di cose sulla storia geologica dell’isola e sul vulcanesimo. Poi ci porta a vedere Água de Pau, dove ammiriamo una splendida natura. Per esempio c’è una spiaggia che cresce e si riduce negli anni, in base alle correnti ed i cicli marini. Sole poco ma spettacolo tanto!
E per concludere la serata andiamo in un ristorante consigliatoci da Pedro, ragazzi che porzioni e che bontà! Merita veramente la visita, ma mi raccomando: prenotate!

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martedì 27 febbraio 2018

Bel tempo? Non ancora!

Come meteo non siamo affatto fortunati. Per questo lunedì decidiamo di girare un po’ così per la capitale, grazie all'ente del turismo possiamo vedere le webcam lungo tutta l’isola ed oggi è particolarmente brutto. La zona migliore è la capitale. Decidiamo di provare un ottimo ristorante, peccato sia pieno e dobbiamo prenotare per un’ora tarda. Tenete conto che ne usciamo alle 16! A quell'ora piove, che fare? Sempre su consiglio di Pedro ci rechiamo per un paio d’ore a Poça da Dona Beija, delle bellissime terme all'aperto. Perfette con questo clima! Stare ammollo nell'acqua bollente, a febbraio, con solo un costume e la pioggia battente che scende. Fantastico. Il brutto è rimettersi in macchina dopo le terme, un abbiocco…
Il giorno successivo è più promettente, il tempo pare, ripeto, pare, essere migliore a ovest, ed allora si pianifica il giro per andare da quelle parti. Come prima tappa si fa il Centro de Interpretação Ambiental da Caldeira Velha, dove si può ammirare il fenomeno del vulcanesimo all’interno di una splendida foresta di felci. Bellissimo vedere queste pozze che ribollono, e bellissime le piante di felce, mai viste! Ad un certo punto dobbiamo interrompere la nostra visita a causa della pioggia, effettivamente ci siamo recati a est, ma ora prendiamo il nostro bel SUV e ci dirigiamo verso ovest, che più ovest non si può. Breve tappa per un pranzo veloce in un piccolo locale di Capelas e poi a farsi tutta la costa ovest. Il tempo è precario, il vento è forte, soprattutto sulla costa nord. Arrivati a Mosteiros, dopo svariate soste in vari Miraduros, riusciamo anche a vedere un doppio arcobaleno completo, purtroppo non facile da riprendere con la mia fotocamera. Peccato però che nel giro di un attimo arriva una bomba d’acqua. Io ero fortunatamente a due passi dall'auto e ne esco bagnato, c’è chi è meno fortunato e ne esce a dir poco fradicia! Dopo la bomba d’acqua il tempo migliora e riesco a fare un po’ di foto alle onde, adoro il mare incazzato. Vedere e sentire le onde che si infrangono mi rilassa enormemente. Proseguiamo il giro, l’essere bagnati non aiuta il restare fuori. Prima di tornare a casa però ci fermiamo a prendere del vino per la sera visto che siamo invitati da Ania e Pedro. Bellissima serata in ottima compagnia. Unico problema? Rientrati, prima di andare a cena scopriamo che la proprietaria di casa è entrata per pulire ed ha preso dei vestiti che non erano da lavare, per lavarlo e qualcuno si incazza perché non ha altro da mettersi visto che gli altri vestiti sono fradici. Ma io che c’entro? 😜

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domenica 25 febbraio 2018

La costa nord

Anche oggi il meteo non è il massimo, ma non è un problema. Sono in ferie, sono in un posto bellissimo e non ultimo sono in buona compagnia!
Per prima cosa dobbiamo fare un salto da decathlon, visto che c’è gente poco preparata 😜 e prendiamo delle scarpe. Fortunatamente non dista molto da casa.
Decidiamo poi di andare sulla costa nord, passando per la strada panoramica che porta a Lagoa do Fogo. La strada è disseminata di “Miraduros” punti panoramici. Ovviamente non ce ne facciamo scappare uno! In uno di questi ci inerpichiamo oltre ad una stazione radio (credo), per andare ad ammirare da una prospettiva più remota rispetto alla strada, questo magnifico lago. Ragazzi, che vento che c’è! Siamo proprio in cima ed il vento da nord non è più protetto dalla catena che corre lungo l’isola. È bellissimo e mutevole. In un attimo cambia la visione del lago. Il tempo ‘ prettamente nuvoloso, ma quando splende il sole è indescrivibile! Riprendiamo e ci godiamo la vista del lago da più punti. Sarebbe possibile raggiungerlo, ma preferiamo non andare. La strada è un po’ ripida, umida (perciò scivolosa) e molto probabilmente non si può in quanto è una riserva naturale. Decidiamo di procedere verso Ribeira Grande per concederci un bel pranzo a base di pesce, con una splendida vista mare. Ritrovo le mie amate Lapas! Ovviamente visto il forte vento da nord ed il tempo nuvoloso non è possibile mangiare all'esterno, ma all'interno c’è una splendida vetrata che ci permette di ammirare il mare. Dopo il pranzo visitiamo la bella cittadina ed in seguito andiamo un po’ a ovest, dove c’è una spiaggia dove ci sono parecchi parapendii. Nonostante il vento ho trovato questo posto piacevole e rilassante. Per chiudere la giornata decidiamo di andare a vedere il tramonto a ovest della capitale prima di rientrare al nostro appartamento.


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sabato 24 febbraio 2018

Iniziamo col visitare la capitale

Ed eccoci al primo risveglio alle Azzorre. Il meteo non è al massimo, ma si è finalmente in ferie!
Per partire al meglio mi devo vedere con un carissimo ex collega che ha lasciato il volo per trasferirsi su questa bellissima isola. Ora è una guida turistica e sta facendo varie abilitazioni per poter fare da guida a turisti su varie isole. È un ragazzo molto bravo, ed infatti se lo contendono molte agenzie. Mi mancherà lavorare col buon Pedro, ma sono felice per lui. Sue questa isola è già iniziato un capitolo molto bello della sua vita, e sono davvero felice per lui e per sua moglie Ania.
Ci da un appuntamento a Praia do Pópulo, e dopo svariati mesi lo rivedo e lo riabbraccio con piacere. La “colpa” di questa vacanza è sua! La scorsa tarda primavera lo stavo riportando a Lisbona per rientrare alle Azzorre, a casa. Mi fece vedere varie foto delle isole, e in meno di una settimana ho prenotato il volo per questa vacanza! Non bisogna darmi spunti!
Dopo una bella chiacchierata al bar ci propone di fare un giro per la capitale dell’isola, e chi se la sente di dire di no ad un bel giro in un posto nuovo, per di più accompagnati da una guida locale nonché amico? Io no!
Il giro per la città è molto interessante, trovo delle similitudini con le Canarie, ma comunque è un posto ben diverso. Climaticamente ed architettonicamente. Però mi piace, nonostante il tempo un po’ brutto. Nel mentre mangiamo in un posto tipico, adoro andare nei posti poco turistici. Per concludere il giro andiamo a vedere una delle famose serre di Ananas. Eh, sì. È l’unico posto in Europa dove si coltiva questo frutto. Grazie alle spiegazioni di Pedro scopriamo che c’è il trucco, il clima è al limite per far nascere questi frutti, e le serre vengono divise per età, nel senso che all'interno delle stesse ci sono solo piante seminate insieme. Il ciclo per ottenere il frutto è di un paio d’anni. Purtroppo non ho foto dato che il tempo è brutto e non mi fido a far bagnare la mia nuova D7200. Dicevo che c’è un trucco, ad un certo punto si mettono ad affumicare la serra, quando le piante sono abbastanza grandi per produrre il frutto. Se non sbaglio per varie notti di seguito. Il fumo porta ad uno stato di sofferenza la pianta che fa sbocciare il fiore a tutte le piante contemporaneamente. Questi poi vengono impollinati e si genera il frutto in seguito. Grazie alla nostra guida personale scopriamo questo mondo. Paradossalmente sono più cari di quelli importati dai Caraibi, ma dicono che siano molto più buoni questi e sull'isola è difficile trovare questo frutto di importazione, sono molto orgogliosi dei loro prodotti e preferiscono spendere qualcosa in più per aiutare l’economia locale. Tanto di cappello!

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venerdì 23 febbraio 2018

In mezzo all'Atlantico

Ed anche questa avventura inizia, pochi mesi fa passavo sull’Atlantico, col volo dalla florida, ed ora ripartiamo verso ovest, solo che questa volta ci fermeremo in mezzo. La destinazione finale è l’isola di São Miguel, la maggiore delle Azzorre. Destinazione nata per caso a maggio scorso, mentre portavo un collega verso quest’isola, che ora è diventata casa sua. Mi ha fatto vedere delle foto, me ne ha parlato un po’ e ci ha messo poco a convincermi. La sera stessa ne abbiamo parlato ed in meno di una settimana avevamo prenotato volo, auto e pernotto. Mancava ancora tanto, e c’era tanto da fare nel mezzo. Ma il tempo è passato e finalmente è arrivato il giorno della partenza.
Partiamo con TAP in orario, per arrivare alle Azzorre dobbiamo prima fare scalo a Lisbona, atterrati nella capitale portoghese scopriamo che poco dopo il nostro decollo ha iniziato a nevicare a Malpensa, che fortuna! Nell’attesa del secondo volo decidiamo di fare colazione, l’intenzione era quella di mangiarci le Pastéis de Nata di cui tanto avevamo sentito parlare. Devo dire che sono davvero buone e che ho fatto una signora colazione! Nell’attesa del secondo volo mi diverto a fare un po’ lo spotter con gli aerei che passano davanti alle vetrate. Anche la seconda parte del volo procede davvero bene ed arriviamo finalmente alla nostra destinazione, Ponta Delgada capitale dell’isola di São Miguel. La prima impressione è davvero positiva, l’aria bella pulita, il sole e la temperatura perfetta. Presi i nostri bagagli andiamo a recuperare l’auto. Purtroppo c’è troppa gente su quel volo, e ci chiedono di andare a ritirare l’auto in un altro punto, ovviamente accompagnati da loro. Accettiamo senza problemi, il posto è a 5 minuti dall’aeroporto. Ci propongono un upgrade di vettura, e vista la cifra irrisoria decidiamo di prendere questo piccolo SUV della Mazda, ci mettiamo subito in moto per cercare la nostra stanza, anche se è presto, giusto per capire dive si trova. Con un po’ di fatica lo troviamo, visto che è una depandance in una proprietà privata. Decidiamo di andare a mangiare un pranzo a base di pesce in zona, e guidati da TripAdvisor troviamo un buon posto dove usciamo soddisfatti. 
Ormai è ora di fare check-in e ci dirigiamo alla casa, devo dire che non amo guidare qui, strade strette e guida un po’ spericolata, e farò quasi sempre guidare Valentina, essendo cresciuta a Roma non ha problemi a guidare qui, io rimpiango la guida sulle lunghe e larghe strade del Nord America… Ci accoglie la proprietaria e nonostante i problemi di lingua riusciamo a capire bene o male tutto. La spiegazione è a dir poco esaustiva, non siamo abituati a tutte quelle informazioni e attenzioni. Normalmente ci si limita e dare le chiavi e due dritte su cosa fare, la signora invece ci vuole spiegare davvero tutto. Alla fine riusciamo a liberarci della proprietaria e ci rilassiamo un attimo, poi decidiamo di sfruttare le ultime ore di sole per andare verso ovest, grazie ad una fantastica applicazione dell’isola possiamo vedere in tempo reale il meteo attraverso parecchie webcams. Abbiamo visto bei filmati riguardo ai laghi di Sete Cidades. Purtroppo abbiamo la malaugurata idea di seguire il TomTom per raggiungere il posto, e non è molto aggiornato sulle piccole isole, come avevo già appurato nelle Canarie. Ci ritroviamo su strade più che secondarie con una transumanza di centinaia di bovini, che ci rallentano non poco. La prendiamo a ridere, è davvero particolare vedere così tante bestie che si trasferiscono da sole dai pascoli alle stalle. Quando arriviamo a destinazione il tempo è cambiato ed il magico colore dei laghi non si può ammirare, pazienza, abbiamo parecchi giorni da passare qui. Rientriamo alla base passando per altre strade, ben più trafficate da veicoli e molto meno dai bovini.

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