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venerdì 23 febbraio 2018

In mezzo all'Atlantico

Ed anche questa avventura inizia, pochi mesi fa passavo sull’Atlantico, col volo dalla florida, ed ora ripartiamo verso ovest, solo che questa volta ci fermeremo in mezzo. La destinazione finale è l’isola di São Miguel, la maggiore delle Azzorre. Destinazione nata per caso a maggio scorso, mentre portavo un collega verso quest’isola, che ora è diventata casa sua. Mi ha fatto vedere delle foto, me ne ha parlato un po’ e ci ha messo poco a convincermi. La sera stessa ne abbiamo parlato ed in meno di una settimana avevamo prenotato volo, auto e pernotto. Mancava ancora tanto, e c’era tanto da fare nel mezzo. Ma il tempo è passato e finalmente è arrivato il giorno della partenza.
Partiamo con TAP in orario, per arrivare alle Azzorre dobbiamo prima fare scalo a Lisbona, atterrati nella capitale portoghese scopriamo che poco dopo il nostro decollo ha iniziato a nevicare a Malpensa, che fortuna! Nell’attesa del secondo volo decidiamo di fare colazione, l’intenzione era quella di mangiarci le Pastéis de Nata di cui tanto avevamo sentito parlare. Devo dire che sono davvero buone e che ho fatto una signora colazione! Nell’attesa del secondo volo mi diverto a fare un po’ lo spotter con gli aerei che passano davanti alle vetrate. Anche la seconda parte del volo procede davvero bene ed arriviamo finalmente alla nostra destinazione, Ponta Delgada capitale dell’isola di São Miguel. La prima impressione è davvero positiva, l’aria bella pulita, il sole e la temperatura perfetta. Presi i nostri bagagli andiamo a recuperare l’auto. Purtroppo c’è troppa gente su quel volo, e ci chiedono di andare a ritirare l’auto in un altro punto, ovviamente accompagnati da loro. Accettiamo senza problemi, il posto è a 5 minuti dall’aeroporto. Ci propongono un upgrade di vettura, e vista la cifra irrisoria decidiamo di prendere questo piccolo SUV della Mazda, ci mettiamo subito in moto per cercare la nostra stanza, anche se è presto, giusto per capire dive si trova. Con un po’ di fatica lo troviamo, visto che è una depandance in una proprietà privata. Decidiamo di andare a mangiare un pranzo a base di pesce in zona, e guidati da TripAdvisor troviamo un buon posto dove usciamo soddisfatti. 
Ormai è ora di fare check-in e ci dirigiamo alla casa, devo dire che non amo guidare qui, strade strette e guida un po’ spericolata, e farò quasi sempre guidare Valentina, essendo cresciuta a Roma non ha problemi a guidare qui, io rimpiango la guida sulle lunghe e larghe strade del Nord America… Ci accoglie la proprietaria e nonostante i problemi di lingua riusciamo a capire bene o male tutto. La spiegazione è a dir poco esaustiva, non siamo abituati a tutte quelle informazioni e attenzioni. Normalmente ci si limita e dare le chiavi e due dritte su cosa fare, la signora invece ci vuole spiegare davvero tutto. Alla fine riusciamo a liberarci della proprietaria e ci rilassiamo un attimo, poi decidiamo di sfruttare le ultime ore di sole per andare verso ovest, grazie ad una fantastica applicazione dell’isola possiamo vedere in tempo reale il meteo attraverso parecchie webcams. Abbiamo visto bei filmati riguardo ai laghi di Sete Cidades. Purtroppo abbiamo la malaugurata idea di seguire il TomTom per raggiungere il posto, e non è molto aggiornato sulle piccole isole, come avevo già appurato nelle Canarie. Ci ritroviamo su strade più che secondarie con una transumanza di centinaia di bovini, che ci rallentano non poco. La prendiamo a ridere, è davvero particolare vedere così tante bestie che si trasferiscono da sole dai pascoli alle stalle. Quando arriviamo a destinazione il tempo è cambiato ed il magico colore dei laghi non si può ammirare, pazienza, abbiamo parecchi giorni da passare qui. Rientriamo alla base passando per altre strade, ben più trafficate da veicoli e molto meno dai bovini.

Guarda le foto.

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