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venerdì 25 gennaio 2019

La Graciosa

Oggi è l’ultimo giorno che passeremo alle Canarie, per questa vacanza, e decidiamo di andare a visitare l’ottava isola dell’arcipelago ovvero La Graciosa.
Abbiamo preso i biglietti il giorno prima, seguendo il consiglio di chi ci ha affittato l’appartamento. Così facendo c’è un risparmio sul prezzo del biglietto, rispetto a prenderlo il giorno stesso. 
Arrivati sull’isola cerchiamo un noleggio di biciclette, come consigliava la guida. Però non prendiamo il primo posto appena sbarcati dal traghetto, ma ci addentriamo nel piccolo centro abitato, per avere migliori condizioni e prezzi. 
L’isola è praticamente tutta un parco naturale, dove circolano pochissime auto. Volendo si possono fare escursioni in fuoristrada, ma noi abbiamo preferito conquistarci la Playa de las Conchas. Veramente bello, ma le piste ciclabili sono tutte sterrate, o peggio, sabbiose!
Rientrati dal giro in bici ci siamo ristorati in un piccolo bar del centro abitato, che abbiamo poi esplorato in attesa arrivasse il nostro traghetto per riportarci a Lanzarote. Per cena, visto che ci siamo trovati molto bene, abbiamo optato per lo stesso ristorante di ieri sera. 
Il mattino dopo è stato dedicato a qualche acquisto ed al rientro in aeroporto.

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giovedì 24 gennaio 2019

Cactus, Cactus a perdita d'occhio

Come ti giri su quest’isola lo trovi, oggi siamo partiti con la Fundación César Manrique, questa bellissima casa/ studio dell’artista. Beh, c’è poco da descrivere, è un posto da vedere, merita davvero. Ogni giorno ci rendiamo sempre di più conto di quanto sia bravo e legato a questa terra.

Usciti da questa bellissima casa / museo ci dirigiamo al giardino dei cactus. Hanno creato un enorme giardino dove si trovano quasi tutte le specie di cactus del mondo. Veramente interessante come cosa. Dopo una lunga passeggiata ed un veloce pranzo all’interno del parco, ci dirigiamo alla tappa successiva: Cueva de los Verdes e Jameos del Agua. Si trovano a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro. Il primo è una gita all’interno di Grotta naturale dell’isola, dove è possibile delle splendide sculture create dal vulcano. In un punto è anche possibile assistere ad un particolare gioco di riflessi, grazie alle preparatissime guide. Il secondo è leggermente simile al primo, nel senso che c’è di mezzo una grotta aperta sui due lati, ed intorno ad essa, un famoso artista locale, vediamo se riuscirete ad indovinare chi, ha creato un’ennesima attrazione artistica integrata nella natura. Nella grotta è possibile ammirare un lago, che se non ricordo male è salato, dove si trova una specie autoctona di gamberetti. Attenzione che sono molto piccoli, io al principio non li vedevo, poi ho notato tante piccole cosine bianche e guardando con attenzione ho visto che erano dei gamberetti poco più che microscopici.

Ah, mi ero scordato di menzionare che è possibile fare un abbonamento unico per visitare le varie attrazioni: Parco Nazionale Timanfaya, Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua, Jardin de Cactus e Mirador del Rio con un unico biglietto, risparmiando ovviamente.

La serata si conclude con una bella cena alle 18, in un bel ristorante a due passi da dove abbiamo l’appartamento.


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mercoledì 23 gennaio 2019

Parque Natural de Los Volcanes

Ed oggi si va a visitare il famoso parco naturale dei vulcani: il parco Timanfaya. Credo che sia il più famoso presente sull’isola. Il posto è all’incirca a metà isola, sul versante ovest. Una volta arrivati sul posto non si può non notare la mano del famoso artista locale.
Qui si trova un ristorante tipico dove cucinano le pietanze col calore della terra. È possibile vedere dei “pozzi” dove non si prende l’acqua, bensì il calore. In cima hanno piazzato delle griglie dove cuociono la carne. Avvicinandosi si può sentire il calore sprigionato dalla terra. In un altro posto fanno uno “spettacolo” per i turisti: mettono della paglia in un buco e dopo poco si vede fuoriuscire del fumo ed in meno di un minuto la paglia è completamente avvolta dalle fiamme.
A questo punto decidiamo di prendere un bus turistico che consente di vedere l’interno del parco. È l’unico mezzo al quale è consentito accedere a queste piste, trattandosi di strade molto strette ed in alcuni punti addirittura a doppio senso. Solo i bravissimi autisti sono in grado di portare un bestione su quelle strade strette e sterrate e mantenere il tempismo perfetto tra i vari autobus. Io sono piuttosto fortunato: il gentile autista, dopo avermi visto salire con la mia reflex, mi dice che dopo la partenza mi posso sedere al posto del “copilota”, così ho la possibilità di fare scatti migliori e da entrambi i lati. Colgo al volo l’occasione e faccio una bellissima chiacchierata col questo piacevole signore. Parlando in un mix di lingue che non mi è chiaro, ma l’importante è stato capirsi. Il giro è davvero interessante e mi sento di consigliarlo.
Finito il giro decidiamo di andare a pranzo sulla costa ovest, piuttosto battuta dal vento, seguendo il consiglio di qualcuno, che al momento non ricordo. Troviamo questo locale molto caratteristico, dove mangiamo veramente bene spendendo una cifra più che onesta.
Dopo pranzo ci facciamo una passeggiata in una spiaggia, Playa de Famara, battuta dai surfisti, ma non rimaniamo molto a causa del forte vento.
A questo punto ci dirigiamo a visitare l’ennesima opera di César Manrique: la Casa-Museo del Campesino. Una bellissima opera di questo autore che ha un rapporto spettacolare con l’isola e la roccia vulcanica. Fino ad ora abbiamo potuto ammirare delle opere stupende ma non invadenti, che si integrano perfettamente con la natura che li circonda.
A questo punto, stanchi ma felici, decidiamo di tornare per la sera nel nostro appartamento a riposarci.

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martedì 22 gennaio 2019

Mirador del Rio

Dopo aver passato una giornata e mezza in appartamento, a causa di qualche linea di febbre, facciamo un piccolo giro in zona ed andiamo a vedere il Mirador del Rio. Questo è un punto panoramico creato dal famoso artista locale César Manrique.
La struttura è davvero particolare e si va ad incastonare in maniera non invasiva nel profilo naturale dell’isola. All’interno si possono ammirare dei pezzi d’arredamento di design e delle configurazioni a dir poco particolari. Si può anche ammirare la piccola isola de La Graciosa in tutto il suo splendore. Unico difetto, è che essendo in alto ed a nord, viene investito da parecchio vento, ma non è poi così fastidioso.
Arrivati ad Orzola, riusciamo ad andare in un ristorante fino alle 20:30, ma solo per berci una birra. Alle 20 siamo stati accolti dal cameriere che ci informa che la cucina è chiusa ed a breve chiuderanno il locale, ma una birra la possiamo prendere. Che fortuna! Ed io che ero abituato aglio orari delle Canarie e non a quelli della Finlandia!



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domenica 20 gennaio 2019

41 anni festeggiati a Lanzarote

Ed eccoci alla vacanza invernale. Quest’anno si opta per le Canarie, precisamente per l’isola di Lanzarote e anche quella minuscola de La Graciosa.
Come pernotto scegliamo il centro di Orzola, che è situato sulla punta a nord dell’isola, da dove partono i traghetti per la piccola isola de La Graciosa. Il piccolo appartamento è grazioso, forse un filo umido e freddo di sera a causa della vicinanza all’oceano. Purtroppo rimaniamo un filo scombussolati a causa degli orari poco spagnoli dei locali, sono più orari del nord Europa: i locali chiudono prestissimo in questo posto, tipo alle 19:30! Avendo addosso la stanchezza del viaggio decidiamo di non muoverci verso altri centri per andare a cena e ci prepariamo qualcosa in appartamento, dopo aver fatto un giro al minimarket.
Al mattino dopo decidiamo di procedere verso Playa Blanca, è domenica ed è il mio compleanno e decido di andare a Playa Blanca, dove il meteo è previsto davvero bello. 
Le strade non sono a scorrimento veloce e ci mettiamo un’ora ed un quarto per fare tutta l’isola. Ci godiamo il paesaggio, molto diverso rispetto alle isole dell’arcipelago di Tenerife, qui è tutto brullo e non verde.
Arrivati alla cittadina ci facciamo una passeggiata e poi andiamo a mangiare in un buon ristorante con una bella vista sul porticciolo turistico. Finito il pranzo smaltiamo qualcosa arrampicandoci fino al Castillo del Aguila, da dove possiamo ammirare una splendida vista della città e del mare. Dopo aver girato per alcune ore, decidiamo di rientrare al nord, ancora satolli.


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