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mercoledì 23 gennaio 2019

Parque Natural de Los Volcanes

Ed oggi si va a visitare il famoso parco naturale dei vulcani: il parco Timanfaya. Credo che sia il più famoso presente sull’isola. Il posto è all’incirca a metà isola, sul versante ovest. Una volta arrivati sul posto non si può non notare la mano del famoso artista locale.
Qui si trova un ristorante tipico dove cucinano le pietanze col calore della terra. È possibile vedere dei “pozzi” dove non si prende l’acqua, bensì il calore. In cima hanno piazzato delle griglie dove cuociono la carne. Avvicinandosi si può sentire il calore sprigionato dalla terra. In un altro posto fanno uno “spettacolo” per i turisti: mettono della paglia in un buco e dopo poco si vede fuoriuscire del fumo ed in meno di un minuto la paglia è completamente avvolta dalle fiamme.
A questo punto decidiamo di prendere un bus turistico che consente di vedere l’interno del parco. È l’unico mezzo al quale è consentito accedere a queste piste, trattandosi di strade molto strette ed in alcuni punti addirittura a doppio senso. Solo i bravissimi autisti sono in grado di portare un bestione su quelle strade strette e sterrate e mantenere il tempismo perfetto tra i vari autobus. Io sono piuttosto fortunato: il gentile autista, dopo avermi visto salire con la mia reflex, mi dice che dopo la partenza mi posso sedere al posto del “copilota”, così ho la possibilità di fare scatti migliori e da entrambi i lati. Colgo al volo l’occasione e faccio una bellissima chiacchierata col questo piacevole signore. Parlando in un mix di lingue che non mi è chiaro, ma l’importante è stato capirsi. Il giro è davvero interessante e mi sento di consigliarlo.
Finito il giro decidiamo di andare a pranzo sulla costa ovest, piuttosto battuta dal vento, seguendo il consiglio di qualcuno, che al momento non ricordo. Troviamo questo locale molto caratteristico, dove mangiamo veramente bene spendendo una cifra più che onesta.
Dopo pranzo ci facciamo una passeggiata in una spiaggia, Playa de Famara, battuta dai surfisti, ma non rimaniamo molto a causa del forte vento.
A questo punto ci dirigiamo a visitare l’ennesima opera di César Manrique: la Casa-Museo del Campesino. Una bellissima opera di questo autore che ha un rapporto spettacolare con l’isola e la roccia vulcanica. Fino ad ora abbiamo potuto ammirare delle opere stupende ma non invadenti, che si integrano perfettamente con la natura che li circonda.
A questo punto, stanchi ma felici, decidiamo di tornare per la sera nel nostro appartamento a riposarci.

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