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giovedì 24 gennaio 2019

Cactus, Cactus a perdita d'occhio

Come ti giri su quest’isola lo trovi, oggi siamo partiti con la Fundación César Manrique, questa bellissima casa/ studio dell’artista. Beh, c’è poco da descrivere, è un posto da vedere, merita davvero. Ogni giorno ci rendiamo sempre di più conto di quanto sia bravo e legato a questa terra.

Usciti da questa bellissima casa / museo ci dirigiamo al giardino dei cactus. Hanno creato un enorme giardino dove si trovano quasi tutte le specie di cactus del mondo. Veramente interessante come cosa. Dopo una lunga passeggiata ed un veloce pranzo all’interno del parco, ci dirigiamo alla tappa successiva: Cueva de los Verdes e Jameos del Agua. Si trovano a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro. Il primo è una gita all’interno di Grotta naturale dell’isola, dove è possibile delle splendide sculture create dal vulcano. In un punto è anche possibile assistere ad un particolare gioco di riflessi, grazie alle preparatissime guide. Il secondo è leggermente simile al primo, nel senso che c’è di mezzo una grotta aperta sui due lati, ed intorno ad essa, un famoso artista locale, vediamo se riuscirete ad indovinare chi, ha creato un’ennesima attrazione artistica integrata nella natura. Nella grotta è possibile ammirare un lago, che se non ricordo male è salato, dove si trova una specie autoctona di gamberetti. Attenzione che sono molto piccoli, io al principio non li vedevo, poi ho notato tante piccole cosine bianche e guardando con attenzione ho visto che erano dei gamberetti poco più che microscopici.

Ah, mi ero scordato di menzionare che è possibile fare un abbonamento unico per visitare le varie attrazioni: Parco Nazionale Timanfaya, Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua, Jardin de Cactus e Mirador del Rio con un unico biglietto, risparmiando ovviamente.

La serata si conclude con una bella cena alle 18, in un bel ristorante a due passi da dove abbiamo l’appartamento.


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