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lunedì 27 agosto 2018

Primo giro in Austria

Ed eccoci finalmente arrivati alle vacanze estive. Non andremo molto lontani, si inizia con l’Austria e poi si prosegue con la Croazia. Il tutto parte in solitaria da Malpensa con un volo verso Monaco e poi da questa città bavarese in treno verso una piccola stazione dopo Salisburgo, dove verrò recuperato per raggiungere un centro sulle Alpi austriache. La mia conoscenza del tedesco e zero, ma fortunatamente alla stazione dell’aeroporto parlano inglese e riesco a fare il biglietto per l’Austria. Devo fare due cambi: uno alla stazione centrale di Monaco e un altro a Salisburgo. Ignoro quanto sta per accadere, fiducioso dell’efficienza teutonica. Sono al binario della stazione di Monaco in attesa del treno che mi porterà a Salisburgo, pochissimi minuti prima dell’arrivo del treno faccio anche una foto alle informazioni che trovo sul binario, per dire: “Nonostante le difficoltà linguistiche sono sul binario giusto e sta arrivando il treno per Salisburgo. Salgo sul treno, mi accomodo e dopo nemmeno 5 minuti dalla partenza passa il controllore, al quale, oltre a dare i biglietti chiedo anche se sono sul treno giusto, ovviamente in inglese. Molto probabilmente il controllore non capisce cosa chiedo e non legge il mio biglietto. La risposta è un “yes”. Mi metto comodo, il viaggio non è così breve e mi metto a leggere. Dopo un po’ mi arriva un messaggio con “Benvenuto in Austria”, la cosa mi puzza un po’ perché mi ero studiato a grandi linee il percorso e l’ingresso in Austria era proprio alla fine. Allora cerco di capire dove sono, ci metto un po’ e mi pare di essere sulla linea sbagliata. Non riesco a trovare il controllore, alla fine arrivo alla carrozza ristorante e chiedo al barista e grazie a lui capisco che i miei timori sono fondati. Mi fa raggiungere dal capotreno e capisco perché non avevo beccato il personale, era cambiato e avevano la divisa diversa. Rimane allibito dal fatto che il collega tedesco (lui è austriaco) non mi abbia detto nulla, ci sarebbero state due o tre fermate dove avrei potuto fare un cambio di treno senza problemi. Qui mi trovo a due fermate lontano dalla mia linea. Purtroppo inizia ad essere un po’ tardi e le corse delle linee iniziano ad essere poche, sia per tornare sulla linea che dovevo prendere, sia per andare verso Salisburgo. Dopo alcune peripezie riesco ad arrivare a Salisburgo verso mezzanotte, così facendo devo farmi venire a prendere lì, dato che non ci sono più treni da Salisburgo. Alla fine arriviamo alla baita alle 2 di notte. 
I due giorni successivi ci svegliamo con un tempo un po’ poco estivo, pioggerellina e freddino. Ne approfittiamo per riposare e fare delle passeggiate sotto la pioggia nel paesello alpino.
Il lunedì veniamo svegliati dal sole, e decidiamo di andare a fare una passeggiata sul Dachstein, dove facciamo una passeggiata in mezzo alla neve fresca! Eh sì, quando in valle pioveva qui in cima nevicava! E siamo a agosto! Veramente particolare, tempo bellissimo, percorsi imbiancati e non troppa gente in giro. Ci vediamo un panorama fantastico, saliamo sul 5 Fingers e pranziamo oltre i duemila metri. Sulla via del ritorno ci fermiamo alle Dachsteinhöhlen dopo una ripida salita, resa più faticosa la pranzo sullo stomaco e dal caldo pomeridiano. Esperienza interessante all'interno di grotte ghiacciate, ma le animazioni avrebbero bisogno di un aggiornamento, l’orso impagliato non si può guardare. Per concludere la giornata andiamo a prendere qualcosa da bere al tramonto al Gosausee, cornice montana mozzafiato e rilassante.

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