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sabato 1 settembre 2018

Croazia - Isola di KRK

La vacanza procede “on the road” verso la Croazia. Il viaggio dall’Austria alla Croazia non è breve ma nemmeno lungo. Ci sono un po’ di code, soprattutto alla frontiera croata. Purtroppo la Croazia non fa parte della zona Schengen e nemmeno dell’area della moneta unica europea. Loro usano le Kune.

L’attesa alla frontiera si sente, controllano i documenti di tutti i viaggiatori ed anche alcuni veicoli.

Arrivati alla stanza che ci ospiterà per una settimana, ci riposiamo un po’. I proprietari sono persone molto gentili, e arrivano pochi minuti dopo di noi.

La sera ci dirigiamo alla vicina città di Veglia, per una cena di pesce. La cittadina è davvero carina, e la cena buona. Purtroppo però ci accorgiamo di una cosa che ci spiazza, visto che è in contrasto a tutto quello che ci era stato detto da ogni persona consultata in merito a questo stato: i conti sono salati. Ci avevano detto tutti che non si spendeva molto poco, invece alla prima cena di pesce spendiamo poco più di quanto avremmo speso a casa.

Facendo qualche giro al supermercato durante la settimana verifichiamo che il costo è mediamente più basso che in Italia, ma non poi di molto.

Purtroppo il tempo non ci aiuta durante questa settimana: piove spesso. Rimaniamo delusi anche dal mare, bello sì, in certi punti, ma è freddo come pochi! Mi aspettavo che fosse caldo in cima al mar Adriatico, invece è freddo come l’oceano!

Nella settimana ci giriamo un po’ tutta l’isola. Valutiamo anche di fare gite al di fuori, ma decidiamo di non farle viste le distanze, il tempo e la necessità di riposare.

Alla fine siamo rimasti un po’ delusi da questa vacanza, gran parte dei motivi sono state le aspettative che avevamo sulla vacanza ed il tempo. Molto probabilmente è una destinazione che non visiteremo ancora.


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lunedì 27 agosto 2018

Primo giro in Austria

Ed eccoci finalmente arrivati alle vacanze estive. Non andremo molto lontani, si inizia con l’Austria e poi si prosegue con la Croazia. Il tutto parte in solitaria da Malpensa con un volo verso Monaco e poi da questa città bavarese in treno verso una piccola stazione dopo Salisburgo, dove verrò recuperato per raggiungere un centro sulle Alpi austriache. La mia conoscenza del tedesco e zero, ma fortunatamente alla stazione dell’aeroporto parlano inglese e riesco a fare il biglietto per l’Austria. Devo fare due cambi: uno alla stazione centrale di Monaco e un altro a Salisburgo. Ignoro quanto sta per accadere, fiducioso dell’efficienza teutonica. Sono al binario della stazione di Monaco in attesa del treno che mi porterà a Salisburgo, pochissimi minuti prima dell’arrivo del treno faccio anche una foto alle informazioni che trovo sul binario, per dire: “Nonostante le difficoltà linguistiche sono sul binario giusto e sta arrivando il treno per Salisburgo. Salgo sul treno, mi accomodo e dopo nemmeno 5 minuti dalla partenza passa il controllore, al quale, oltre a dare i biglietti chiedo anche se sono sul treno giusto, ovviamente in inglese. Molto probabilmente il controllore non capisce cosa chiedo e non legge il mio biglietto. La risposta è un “yes”. Mi metto comodo, il viaggio non è così breve e mi metto a leggere. Dopo un po’ mi arriva un messaggio con “Benvenuto in Austria”, la cosa mi puzza un po’ perché mi ero studiato a grandi linee il percorso e l’ingresso in Austria era proprio alla fine. Allora cerco di capire dove sono, ci metto un po’ e mi pare di essere sulla linea sbagliata. Non riesco a trovare il controllore, alla fine arrivo alla carrozza ristorante e chiedo al barista e grazie a lui capisco che i miei timori sono fondati. Mi fa raggiungere dal capotreno e capisco perché non avevo beccato il personale, era cambiato e avevano la divisa diversa. Rimane allibito dal fatto che il collega tedesco (lui è austriaco) non mi abbia detto nulla, ci sarebbero state due o tre fermate dove avrei potuto fare un cambio di treno senza problemi. Qui mi trovo a due fermate lontano dalla mia linea. Purtroppo inizia ad essere un po’ tardi e le corse delle linee iniziano ad essere poche, sia per tornare sulla linea che dovevo prendere, sia per andare verso Salisburgo. Dopo alcune peripezie riesco ad arrivare a Salisburgo verso mezzanotte, così facendo devo farmi venire a prendere lì, dato che non ci sono più treni da Salisburgo. Alla fine arriviamo alla baita alle 2 di notte. 
I due giorni successivi ci svegliamo con un tempo un po’ poco estivo, pioggerellina e freddino. Ne approfittiamo per riposare e fare delle passeggiate sotto la pioggia nel paesello alpino.
Il lunedì veniamo svegliati dal sole, e decidiamo di andare a fare una passeggiata sul Dachstein, dove facciamo una passeggiata in mezzo alla neve fresca! Eh sì, quando in valle pioveva qui in cima nevicava! E siamo a agosto! Veramente particolare, tempo bellissimo, percorsi imbiancati e non troppa gente in giro. Ci vediamo un panorama fantastico, saliamo sul 5 Fingers e pranziamo oltre i duemila metri. Sulla via del ritorno ci fermiamo alle Dachsteinhöhlen dopo una ripida salita, resa più faticosa la pranzo sullo stomaco e dal caldo pomeridiano. Esperienza interessante all'interno di grotte ghiacciate, ma le animazioni avrebbero bisogno di un aggiornamento, l’orso impagliato non si può guardare. Per concludere la giornata andiamo a prendere qualcosa da bere al tramonto al Gosausee, cornice montana mozzafiato e rilassante.

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martedì 3 luglio 2018

Quanto ci è costata Santorini?

Vediamo il costo di questa veloce vacanza:










  • Volo Aereo Milano Malpensa – Santorini–  Milano Malpensa per persona: 89€ con easyJet e 1 bagaglio in stiva
  • Noleggio Quad per 4 giorni pieni
    • Noleggio: 120€
    • Benzina: 25€
  • Costo della stanza per la durata della vacanza: 115 (tramite booking.com)
  • Pasti vari: circa 278 per entrambi
  • Supermercati: 36€ 
  • Gite varie: 58€ 
 350€ per persona (escludendo souvenir e pochissime cose che non so ben quantificare)

venerdì 1 giugno 2018

Ultimo giorno sulla bellissima isola Greca

E siamo già giunti all’ultimo giorno. Come prima tappa ci spariamo Megalochori, ci siamo sempre passati vicini ma non abbiamo mai deviato. Molto molto carina come località, ottimi scorci e poca gente, al momento. Poi si prosegue a Pyrgos per vedere questo posto con la luce del sole, e non è per niente male, anche se la vista notturna è il top. Vediamo anche una bella colonia felina lungo le vie, animali ben tenuti e amichevoli. Per pranzo seguiamo un multiconsiglio e ci fermiamo nel piccolo centro di Exo Gonia. Nulla di particolare in questo centro a parte un paio di ristoranti, e devo dire che quello che ci hanno consigliato è davvero buono. Dopo il pranzo siamo andati ancora nella capitale per gli ultimi souvenir. Riportiamo il tutto in stanza, per poi andare a visitare le spiagge a sud. Ci hanno parlato di White Beach e Red Beach. Purtroppo è un po’ tardi per il sito archeologico di Akrotiri, ce lo terremo per la prossima volta. Per raggiungere la Red Beach non ci sono molti problemi, Solo una breve scarpinata. Forse non molto sicura, pare che ci sia stata una frana sulla strada ma è ancora agibile. Non c’è la sabbia rossa, ma è circondata da una scogliera di roccia rossa. Decidiamo di andare a visitare l’altra spiaggia, che è molto vicina in linea d’aria, ma per raggiungerla dobbiamo farci un bel giro col quad. Dopo un bel po’ riusciamo a raggiungere una spiaggia, che non è White Beach ma Kambia Beach. Scopriamo che non è raggiungibile via terra ma solo via mare, e che se avessimo proseguito a camminare su Red Beach saremmo arrivati qui nel giro di poco, visto che la vediamo benissimo da qua e siamo a meno di un chilometro. Però abbiamo sfruttato al meglio il quad su queste vie sterrate. Io mi sono divertito. Per cena decidiamo di mangiare la moussaka, non siamo ancora riusciti a mangiarla. Cerchiamo un posto da dove poter vedere la caldera al tramonto, e grazie a vari consigli lo troviamo. Stasera c’è un vento molto forte, ed il mangiare all’esterno è sconsigliato. Riusciamo ad avere un tavolo con una buona vista prima del tramonto, e questa sera ci sono pochissime nubi. Vediamo il sole tramontare dietro Thirasia, ed è stato veramente spettacolare. Dopo la cena ci perdiamo per l’ultima volta per le vie della capitale.

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giovedì 31 maggio 2018

Nella Caldera


Oggi è la giornata dell’escursione nella caldera, ovviamente in barca. Ci siamo prenotati ieri prima di cena, ed abbiamo appuntamento al vecchio porto della capitale. Ovviamente non siamo in svizzera e la puntualità non è il loro forte, ma siamo un ferie… Il primo scalo è a Nea Kameni, che è semplicemente il grande isolotto al centro della caldera. Il tempo a disposizione non è moltissimo e bisogna vedere un po’ il tutto di corsa ed arrampicarsi come stambecchi. Faticosamente riesco a fare quasi tutto, ogni tanto c’è un po’ di puzza di zolfo. Alla fine siamo al centro di un vulcano ancora attivo. Partiti da quest’isola andiamo nella vicina Palea Kameni, ma senza attraccare. Chi vuole può tuffarsi e andare nelle calde acque. Desisto perché il bagno in quelle acque ti fa buttare il costume, e le calde acque non arrivano nemmeno a 30 gradi. Inoltre bisogna fare il tutto in fretta perché on queste gite si è sempre in ritardo sullo schedulato. Lasciato questo posto andiamo verso Thirasia, un’isoletta di fronte a Oia. Abbiamo un po’ di tempo che ci hanno lasciato per pranzare, e ci godiamo l’ennesimo pranzo vista mare. Praticamente abbiamo finito il giro, iniziano scaricando gente a Oia e poi al vecchio porto di Thira, dove scendiamo noi. Questa volta per risalire sfruttiamo la teleferica, poi ci perdiamo per le stradine della cittadina. Oggi per il tramonto abbiamo deciso di andare alla punta a sud, ammiriamo il tramonto dal faro di Akrotiri. Anche qui, come nel giro in barca, tira parecchio vento. C’è un po’ di gente ma non è affollato come nei posti classici. Poi siamo arrivati un po’ in anticipo e ci siamo accaparrati dei buoni posti. Molto suggestivo, tramonti davvero spettacolari. Peccato solo che fino ad ora non siamo riusciti a vedere un tramonto privo di nubi. Non siamo riusciti ancora a vedere il sole che tocca il mare! Visto il tramonto torniamo verso casa, ma ci fermiamo in un posto consigliato da Nicoletta, davvero super!

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mercoledì 30 maggio 2018

Finalmente Oia

Facendo tesoro dei consigli ottenuti da carissime colleghe e ad una gentilissima ragazza, Nicoletta, che vive sull'isola, per la giornata di oggi decidiamo di andare a vedere la famosissima Oia (si legge “ia”). Dopo una veloce spesa per fare colazione partiamo tenendoci dal lato caldera, per goderci un po’ il panorama che offre questa bellissima isola. Dobbiamo attraversare completamente l’isola, un lungo viaggio in sella la quad. C’è da dire che ci rimango un po’ quando scopro che ci dobbiamo fare un po’ di coda per entrare nel paese e che è piuttosto difficile parcheggiare il mezzo, nonostante siamo ancora a maggio e sia un giorno infrasettimanale.
Alla fine faccio un parcheggio creativo, e dopo poco mi accorgo che altri quad mi imitano. Qui è così! Iniziamo a passeggiare per le viuzze, c’è un po’ di gente ma è gestibile il tutto. Decido di procedere verso il basso, per raggiungere la località di Ammoudi. Anche questo posto è caratteristico, ma un po’ meno battuto. Alla fine è una bella scarpinata, ed il turista medio non la fa, oppure si serve di quei poveri somarelli. Be approfittiamo per una bella mangiata di pesce a due passi dal mare, posto veramente suggestivo. Dopo il pranzo facciamo due passi verso una chiesetta in fondo alla stradina e vediamo un po’ di ragazzi che si tuffano nel gelido mare. Risaliamo verso Oia, a fatica vista la pendenza ed il pesce nello stomaco. Continuiamo a girare per la cittadina, molto piacevole ma si nota che è molto battuta dai turisti. Decidiamo di non tornare altre volte durante questa vacanza, sia per la distanza sia per la ressa. Decido di fare la strada sulla costa opposta alla caldera, giriamo un po’ a zonzo e finiamo a vederci qualche spiaggia e alla fine ci fermiamo un po’ a fondopista a sorseggiare una bibita sulla spiaggia.
Ritorniamo a vedere il tramonto dalla capitale, e come il giorno prima facciamo una cenetta lì. È molto suggestivo fare una cena col sole che tramonta sulla caldera, è una di quelle cose che bisogna fare nella vita. Visto il tramonto, decidiamo di fare tappa al castello di Pyrgos prima di rientrare. Nonostante il vento ed il freschino, è un posto magnifico a quell'ora. C’è un’atmosfera magica in questo posto, soprattutto la notte. Tranquillo, con delle musiche molto azzeccate, un panorama di buona parte dell’isola, le stelle, la luna. Ragazzi, un posto davvero magico!


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martedì 29 maggio 2018

Un'altra isola vulcanica

Ed eccoci qua, non riusciamo proprio a stare fermi! Lo scorso sabato si è sposata mia sorella ed io ho preso una settimana di ferie, così lei fa le nozze ed io il viaggio dopo le sue nozze! Tranquilli, farà anche lei il viaggio di nozze, solo non subito. Fatto sta che ancora prima di ricevere la conferma delle ferie mi sono azzardato a prendere il biglietto, sfruttando le offerte del Black Friday. Ed ho fatto bene. 5 notti in quest’isola di cui tutti parlano, Santorini, in una stagione che non dovrebbe essere ancora affollata e col tempo bello.
La sveglia è un po’ brutta, ma ci consente di arrivare a Santorini di mattina. Il volo parte puntuale e dobbiamo solo aspettare un poco il proprietario del nostro mini hotel. L’aspetto non è dei migliori ma abbiamo speso proprio poco e va bene così, si spera.
Come prima cosa mi procuro un mezzo, chiedo al proprietario che mi dice che ci pensa lui. Nel giro di un quarto d’ora arriva un ragazzino col quad a recuperarmi. Parlo col boss del noleggio e riesco a strappare un bel quad. Facciamo il test drive ed è parecchio differente da una moto, è tutta un’altra guida. Ma non mi fido a prendere una moto qua e una macchina è troppo spaziosa, il quad è il giusto mezzo per quest’isola. Rientro e usciamo subito per fare un bel pranzetto a base di pesce vista mare a due passi dall'hotel, sempre a Perissa. Iniziamo a goderci la vacanza. Dopo il pranzo e la passeggiata, ci muoviamo verso il nord. Facendo un percorso zigzagante raggiungiamo Imerovigli dove iniziamo a passeggiare in queste stradine meravigliose con vista Caldera. Il bianco delle case insieme al nero della roccia vulcanica, all'azzurro dell’acqua ed ai colori dei fiori è una cosa indescrivibile. Potete ovviamente vedere le foto, ma da vivo è tutta un’altra cosa!
Praticamente ci perdiamo lungo tutte queste viuzze per chilometri, perdendo la cognizione del tempo. Per il tramonto ci spostiamo leggermente più a sud, sempre sulla caldera. Ci godiamo questo bellissimo tramonto da Thira, la capitale. Bella conclusione di un primo giorno di vacanza.


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lunedì 5 marzo 2018

Costi per le Azzorre

Facciamo ora i conti di questa vacanza:







  • Volo Aereo Milano Malpensa – Lisbona –  Ponta Delgada e ritorno per persona: 191€ con TAP e 1 bagaglio in stiva a testa
  • Autonoleggio categoria SUV dal 24 Febbraio al 4 Marzo (tramite RentalCars) con due guide
    • Noleggio Auto: 330€
    • Gasolio: 27€
  • Costo totale dell'appartamento per la durata della vacanza: 340 (tramite booking.com)
  • Pasti vari: circa 489 per entrambi
  • Supermercati: 66€ 
 817€ per persona (escludendo souvenir e pochissime cose che non so ben quantificare)

domenica 4 marzo 2018

Ultimi giorni sull'isola

Finalmente giovedì riusciamo a fare il giro nella parte est dell’isola ed anche ad una piantagione e fabbrica del the. Purtroppo essendo il meteo non dei migliori decido di lasciare la macchina fotografica in auto, non ci sta andando molto di culo in questa vacanza col meteo. È pure cambiato il vento a causa di un ciclone ed invece che da nord, come al solito, arriva da sud. Per il nostro giro decidiamo di andare a nord poi a est e poi rientrare facendo il perimetro dell’isola. Le prime cose che vediamo sono le due piantagioni: Porto Formoso e Gorreana. Facciamo anche un giro all’interno per vedere come si passa dalla pianta alla bustina. Ah, mi sono scordato che anche il the, come l’ananas, vengono prodotti solo qua in Europa.

La vista è molto diversa dalla parte ovest dell’isola. C’è da dire che è anche molto meno abitata questa parte. Ci fermiamo a Povoação per uno spuntino veloce e poi, dopo una breve visita della città, proseguiamo verso casa. Dopo una bella doccia rigenerante andiamo a cercare un posto dove cenare, e cerchiamo un posto dove abbiano un po’ di verdura!
Per il giorno dopo decidiamo di tornare nella parte a ovest, il meteo è più clemente, e col vento “girato” dovrebbe essere un po’ diverso. Ci dirigiamo verso ovest, ed ora si vede bene che il mare è veramente incazzato! Molto molto mosso, mentre normalmente è tranquillo visto che da questo lato c’è pochissimo vento grazie alla protezione dell’isola stessa. Ci fermiamo al bel faro di Ponta da Ferraria ed in seguito procediamo verso le terme di Ferraria, un posto molto interessante dove poter fare un bagno in mare con acqua termale. In situazioni di mare calmo, non oggi, si può entrare in determinati orari e fare un bagno caldo, nonostante il gelido oceano. Questo è dovuto al fatto che c’è una sorgente termale che si mischia all'oceano. Ci dovrebbe essere un’app che ci mostra quando si può fare il bagno in tutta tranquillità e quando si può essere lessi.
Torniamo a visitare Mosteiros, in una giornata decisamente più bella di quella dei doppi arcobaleni. Ci fermiamo a mangiare in un posto molto tipico e poi proseguiamo verso casa, passando da Lagoa Azul. Una volta a casa, complice il maltempo in arrivo, decidiamo di tornare alle terme di Furnas, che tanto ci erano piaciute. Una bella conclusione di giornata!
Il sabato è l’ultima giornata piena che faremo qui, ed è tutta dedicata allo shopping e al relax. Abbiamo da prendere un po’ di souvenir. Il pranzo veloce è presso un fast food locale, tutto a Km0! Consiglio vivamente di fare un salto al mercato della città per gli acquisti. Informatevi sugli orari, è meglio passare al mattino che hanno molta più scelta! Prendiamo anche qualcosa da portare visto che Ania e Pedro ci hanno invitati a cena. Una fantastica serata passata in compagnia, negativa solo per il fatto che l’indomani dovremo rientrare e chissà quando potremo rivederli. Ma pensiamo solo a goderci la serata!
Domenica, il giorno della partenza, ma prima di lasciare la stanza, andiamo a visitare le serre di ananas che abbiamo a pochi metri dal nostro appartamento. Ci guidano i nostri proprietari e ci spiegano come funziona. Ci sono un po’ di problemi linguistici, noi non parliamo portoghese e loro fanno molta fatica con l’inglese, perciò ci parlano più che altro in portoghese e intuiamo. Per fortuna Pedro ci aveva già illustrato tutto giorni fa! A questo punto non ci resta che dirigerci verso l’aeroporto e prendere il volo TAP per Lisbona. Bellissima vacanza, ci hanno preso il cuore, nonostante il brutto tempo. È una promessa, ci ritorneremo in queste terre, sia per visitare i nostri amici, sia per scoprire le altre 8 isole!


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mercoledì 28 febbraio 2018

Sopralluoghi e visite

Oggi come prima cosa ci rechiamo da Decathlon, viaggio con una persona molto ottimista che pensava di trovare un po’ più di caldo. Felpe di pile e una bella giacca antivento con imbottitura per scongiurare vento, pioggia e freddo! In realtà parte della colpa ce l’ha la proprietaria del nostro appartamento che ha lavato cose che non doveva! Alle 11 abbiamo appuntamento per raggiungere Pedro nella loro potenziale futura casa. Vale è architetto d’interni e si è offerta di aiutarli nel sopralluogo della casa per trovare eventuali magagne. Al momento nello stabile c’è un bar, e loro vorrebbero poi farne, oltre che il loro nido, un B&B. A quel punto la perdo, impazzisce dietro a queste cose. Sono contento di vederli tutti felici, sia chi studia la casa ed i punti deboli che chi riceve consigli e dritte. Finito il sopralluogo, Pedro insiste per offrirci il pranzo in un bel ristorante locale nella capitale. Poi lo abbiamo accompagnato all’agenzia immobiliare per chiarire alcuni dubbi della casa vista in mattinata. Ci propone di fare un breve giro in zona e non possiamo dire di no! Ci porta a visitare l’Observatório Vulcanológico e Geotérmico dos Açores, e devo dire che è molto interessante, vi consiglio di passarci un’oretta per imparare un po’ di cose sulla storia geologica dell’isola e sul vulcanesimo. Poi ci porta a vedere Água de Pau, dove ammiriamo una splendida natura. Per esempio c’è una spiaggia che cresce e si riduce negli anni, in base alle correnti ed i cicli marini. Sole poco ma spettacolo tanto!
E per concludere la serata andiamo in un ristorante consigliatoci da Pedro, ragazzi che porzioni e che bontà! Merita veramente la visita, ma mi raccomando: prenotate!

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martedì 27 febbraio 2018

Bel tempo? Non ancora!

Come meteo non siamo affatto fortunati. Per questo lunedì decidiamo di girare un po’ così per la capitale, grazie all'ente del turismo possiamo vedere le webcam lungo tutta l’isola ed oggi è particolarmente brutto. La zona migliore è la capitale. Decidiamo di provare un ottimo ristorante, peccato sia pieno e dobbiamo prenotare per un’ora tarda. Tenete conto che ne usciamo alle 16! A quell'ora piove, che fare? Sempre su consiglio di Pedro ci rechiamo per un paio d’ore a Poça da Dona Beija, delle bellissime terme all'aperto. Perfette con questo clima! Stare ammollo nell'acqua bollente, a febbraio, con solo un costume e la pioggia battente che scende. Fantastico. Il brutto è rimettersi in macchina dopo le terme, un abbiocco…
Il giorno successivo è più promettente, il tempo pare, ripeto, pare, essere migliore a ovest, ed allora si pianifica il giro per andare da quelle parti. Come prima tappa si fa il Centro de Interpretação Ambiental da Caldeira Velha, dove si può ammirare il fenomeno del vulcanesimo all’interno di una splendida foresta di felci. Bellissimo vedere queste pozze che ribollono, e bellissime le piante di felce, mai viste! Ad un certo punto dobbiamo interrompere la nostra visita a causa della pioggia, effettivamente ci siamo recati a est, ma ora prendiamo il nostro bel SUV e ci dirigiamo verso ovest, che più ovest non si può. Breve tappa per un pranzo veloce in un piccolo locale di Capelas e poi a farsi tutta la costa ovest. Il tempo è precario, il vento è forte, soprattutto sulla costa nord. Arrivati a Mosteiros, dopo svariate soste in vari Miraduros, riusciamo anche a vedere un doppio arcobaleno completo, purtroppo non facile da riprendere con la mia fotocamera. Peccato però che nel giro di un attimo arriva una bomba d’acqua. Io ero fortunatamente a due passi dall'auto e ne esco bagnato, c’è chi è meno fortunato e ne esce a dir poco fradicia! Dopo la bomba d’acqua il tempo migliora e riesco a fare un po’ di foto alle onde, adoro il mare incazzato. Vedere e sentire le onde che si infrangono mi rilassa enormemente. Proseguiamo il giro, l’essere bagnati non aiuta il restare fuori. Prima di tornare a casa però ci fermiamo a prendere del vino per la sera visto che siamo invitati da Ania e Pedro. Bellissima serata in ottima compagnia. Unico problema? Rientrati, prima di andare a cena scopriamo che la proprietaria di casa è entrata per pulire ed ha preso dei vestiti che non erano da lavare, per lavarlo e qualcuno si incazza perché non ha altro da mettersi visto che gli altri vestiti sono fradici. Ma io che c’entro? 😜

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domenica 25 febbraio 2018

La costa nord

Anche oggi il meteo non è il massimo, ma non è un problema. Sono in ferie, sono in un posto bellissimo e non ultimo sono in buona compagnia!
Per prima cosa dobbiamo fare un salto da decathlon, visto che c’è gente poco preparata 😜 e prendiamo delle scarpe. Fortunatamente non dista molto da casa.
Decidiamo poi di andare sulla costa nord, passando per la strada panoramica che porta a Lagoa do Fogo. La strada è disseminata di “Miraduros” punti panoramici. Ovviamente non ce ne facciamo scappare uno! In uno di questi ci inerpichiamo oltre ad una stazione radio (credo), per andare ad ammirare da una prospettiva più remota rispetto alla strada, questo magnifico lago. Ragazzi, che vento che c’è! Siamo proprio in cima ed il vento da nord non è più protetto dalla catena che corre lungo l’isola. È bellissimo e mutevole. In un attimo cambia la visione del lago. Il tempo ‘ prettamente nuvoloso, ma quando splende il sole è indescrivibile! Riprendiamo e ci godiamo la vista del lago da più punti. Sarebbe possibile raggiungerlo, ma preferiamo non andare. La strada è un po’ ripida, umida (perciò scivolosa) e molto probabilmente non si può in quanto è una riserva naturale. Decidiamo di procedere verso Ribeira Grande per concederci un bel pranzo a base di pesce, con una splendida vista mare. Ritrovo le mie amate Lapas! Ovviamente visto il forte vento da nord ed il tempo nuvoloso non è possibile mangiare all'esterno, ma all'interno c’è una splendida vetrata che ci permette di ammirare il mare. Dopo il pranzo visitiamo la bella cittadina ed in seguito andiamo un po’ a ovest, dove c’è una spiaggia dove ci sono parecchi parapendii. Nonostante il vento ho trovato questo posto piacevole e rilassante. Per chiudere la giornata decidiamo di andare a vedere il tramonto a ovest della capitale prima di rientrare al nostro appartamento.


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sabato 24 febbraio 2018

Iniziamo col visitare la capitale

Ed eccoci al primo risveglio alle Azzorre. Il meteo non è al massimo, ma si è finalmente in ferie!
Per partire al meglio mi devo vedere con un carissimo ex collega che ha lasciato il volo per trasferirsi su questa bellissima isola. Ora è una guida turistica e sta facendo varie abilitazioni per poter fare da guida a turisti su varie isole. È un ragazzo molto bravo, ed infatti se lo contendono molte agenzie. Mi mancherà lavorare col buon Pedro, ma sono felice per lui. Sue questa isola è già iniziato un capitolo molto bello della sua vita, e sono davvero felice per lui e per sua moglie Ania.
Ci da un appuntamento a Praia do Pópulo, e dopo svariati mesi lo rivedo e lo riabbraccio con piacere. La “colpa” di questa vacanza è sua! La scorsa tarda primavera lo stavo riportando a Lisbona per rientrare alle Azzorre, a casa. Mi fece vedere varie foto delle isole, e in meno di una settimana ho prenotato il volo per questa vacanza! Non bisogna darmi spunti!
Dopo una bella chiacchierata al bar ci propone di fare un giro per la capitale dell’isola, e chi se la sente di dire di no ad un bel giro in un posto nuovo, per di più accompagnati da una guida locale nonché amico? Io no!
Il giro per la città è molto interessante, trovo delle similitudini con le Canarie, ma comunque è un posto ben diverso. Climaticamente ed architettonicamente. Però mi piace, nonostante il tempo un po’ brutto. Nel mentre mangiamo in un posto tipico, adoro andare nei posti poco turistici. Per concludere il giro andiamo a vedere una delle famose serre di Ananas. Eh, sì. È l’unico posto in Europa dove si coltiva questo frutto. Grazie alle spiegazioni di Pedro scopriamo che c’è il trucco, il clima è al limite per far nascere questi frutti, e le serre vengono divise per età, nel senso che all'interno delle stesse ci sono solo piante seminate insieme. Il ciclo per ottenere il frutto è di un paio d’anni. Purtroppo non ho foto dato che il tempo è brutto e non mi fido a far bagnare la mia nuova D7200. Dicevo che c’è un trucco, ad un certo punto si mettono ad affumicare la serra, quando le piante sono abbastanza grandi per produrre il frutto. Se non sbaglio per varie notti di seguito. Il fumo porta ad uno stato di sofferenza la pianta che fa sbocciare il fiore a tutte le piante contemporaneamente. Questi poi vengono impollinati e si genera il frutto in seguito. Grazie alla nostra guida personale scopriamo questo mondo. Paradossalmente sono più cari di quelli importati dai Caraibi, ma dicono che siano molto più buoni questi e sull'isola è difficile trovare questo frutto di importazione, sono molto orgogliosi dei loro prodotti e preferiscono spendere qualcosa in più per aiutare l’economia locale. Tanto di cappello!

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venerdì 23 febbraio 2018

In mezzo all'Atlantico

Ed anche questa avventura inizia, pochi mesi fa passavo sull’Atlantico, col volo dalla florida, ed ora ripartiamo verso ovest, solo che questa volta ci fermeremo in mezzo. La destinazione finale è l’isola di São Miguel, la maggiore delle Azzorre. Destinazione nata per caso a maggio scorso, mentre portavo un collega verso quest’isola, che ora è diventata casa sua. Mi ha fatto vedere delle foto, me ne ha parlato un po’ e ci ha messo poco a convincermi. La sera stessa ne abbiamo parlato ed in meno di una settimana avevamo prenotato volo, auto e pernotto. Mancava ancora tanto, e c’era tanto da fare nel mezzo. Ma il tempo è passato e finalmente è arrivato il giorno della partenza.
Partiamo con TAP in orario, per arrivare alle Azzorre dobbiamo prima fare scalo a Lisbona, atterrati nella capitale portoghese scopriamo che poco dopo il nostro decollo ha iniziato a nevicare a Malpensa, che fortuna! Nell’attesa del secondo volo decidiamo di fare colazione, l’intenzione era quella di mangiarci le Pastéis de Nata di cui tanto avevamo sentito parlare. Devo dire che sono davvero buone e che ho fatto una signora colazione! Nell’attesa del secondo volo mi diverto a fare un po’ lo spotter con gli aerei che passano davanti alle vetrate. Anche la seconda parte del volo procede davvero bene ed arriviamo finalmente alla nostra destinazione, Ponta Delgada capitale dell’isola di São Miguel. La prima impressione è davvero positiva, l’aria bella pulita, il sole e la temperatura perfetta. Presi i nostri bagagli andiamo a recuperare l’auto. Purtroppo c’è troppa gente su quel volo, e ci chiedono di andare a ritirare l’auto in un altro punto, ovviamente accompagnati da loro. Accettiamo senza problemi, il posto è a 5 minuti dall’aeroporto. Ci propongono un upgrade di vettura, e vista la cifra irrisoria decidiamo di prendere questo piccolo SUV della Mazda, ci mettiamo subito in moto per cercare la nostra stanza, anche se è presto, giusto per capire dive si trova. Con un po’ di fatica lo troviamo, visto che è una depandance in una proprietà privata. Decidiamo di andare a mangiare un pranzo a base di pesce in zona, e guidati da TripAdvisor troviamo un buon posto dove usciamo soddisfatti. 
Ormai è ora di fare check-in e ci dirigiamo alla casa, devo dire che non amo guidare qui, strade strette e guida un po’ spericolata, e farò quasi sempre guidare Valentina, essendo cresciuta a Roma non ha problemi a guidare qui, io rimpiango la guida sulle lunghe e larghe strade del Nord America… Ci accoglie la proprietaria e nonostante i problemi di lingua riusciamo a capire bene o male tutto. La spiegazione è a dir poco esaustiva, non siamo abituati a tutte quelle informazioni e attenzioni. Normalmente ci si limita e dare le chiavi e due dritte su cosa fare, la signora invece ci vuole spiegare davvero tutto. Alla fine riusciamo a liberarci della proprietaria e ci rilassiamo un attimo, poi decidiamo di sfruttare le ultime ore di sole per andare verso ovest, grazie ad una fantastica applicazione dell’isola possiamo vedere in tempo reale il meteo attraverso parecchie webcams. Abbiamo visto bei filmati riguardo ai laghi di Sete Cidades. Purtroppo abbiamo la malaugurata idea di seguire il TomTom per raggiungere il posto, e non è molto aggiornato sulle piccole isole, come avevo già appurato nelle Canarie. Ci ritroviamo su strade più che secondarie con una transumanza di centinaia di bovini, che ci rallentano non poco. La prendiamo a ridere, è davvero particolare vedere così tante bestie che si trasferiscono da sole dai pascoli alle stalle. Quando arriviamo a destinazione il tempo è cambiato ed il magico colore dei laghi non si può ammirare, pazienza, abbiamo parecchi giorni da passare qui. Rientriamo alla base passando per altre strade, ben più trafficate da veicoli e molto meno dai bovini.

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