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giovedì 19 febbraio 2015

Due giorni ad Orlando

Ed eccoci ad Orlando. Scostiamo la tenda e c’è un bellissimo sole, peccato che aprendo la porta di sente un freddo glaciale! Alle otto ci sono 4 gradi! Facciamo colazione con calma, ci organizziamo ed andiamo al centro turistico, qui abbiamo conferma che le tariffe sono molto alte, e che non ci sono sconti. Decidiamo di andare un solo giorno e puntiamo sugli Universal Studios, che sono un po’ più per adulti, seguendo i consigli di molte persone che abbiamo sentito. L’indomani ci alzeremo presto e sfrutteremo ogni minuto del biglietto. Per la giornata odierna decidiamo di rilassarci e di vederci un po’ la città. Prima tappa è lo store degli Orlando Magic dove mia sorella deve prendere delle cose. Poi decidiamo di fare un giro all'outlet in fondo alla nostra via, una via molto lunga… Qui decidiamo di mangiare da Five Guys, un fast food non molto economico, dove gli hamburger sono buoni e più piccoli della media. Personalmente ho trovato più buono e soprattutto più caratteristico il diner di Miami Beach, oltre che aver speso decisamente meno, nonostante la mancia.
Qui mia sorella si sbizzarrisce, non avendo molto da fare decidiamo di andare anche all'altro Outlet della città, visto che ci sono diversi negozi interessanti, e sulla via vediamo anche un negozio dove poi ci fermeremo a prendere vari souvenir, come le mie targhe di Florida ed Alabama. Spesa la giornata tra negozi, cerchiamo dove andare a cenare, e con difficoltà troviamo un localino vicino al nostro hotel. Il problema in zona sono prezzo e qualità, soprattutto il prezzo. Questo locale è gestito da una gentile signora che prova a metterci a nostro agio parlando due parole di italiano. La qualità non è il massimo, ma è a buffet e non spendiamo moltissimo. Rientrando in camera ripasso per la terza volta in reception per il disguido della strisciata, le due volte precedenti ho trovato una addetta molto poco gentile e disinformata. Devo stare a rispiegarle il problema e poi sostiene che la manager dice che i conti sono giusti, in pochi secondi le smonto la sua teoria facendo due semplici conti. Torno una seconda volta nel primo pomeriggio e mi dice che non c’è ancora la manager, mentre la sera trovo un’altra addetta che mi chiede bene che problema c’è e mi assicura che parlerà di persona alla manager e che per le 8 del giorno dopo troverò lo storno della somma erroneamente pagata. Nel dubbio mando una mail a Booking spiegando i disguidi.
Il mattino dopo ci svegliamo presto, dobbiamo essere per le 9 ai cancelli. Facciamo una colazione veloce, passo in reception e trovo finalmente la manager che si scusa e mi da la ricevuta dello storno degli 81$ e così ci muoviamo verso gli Studios. Non abbiamo troppi problemi a trovarli, grazie prima al navigatore e poi alle indicazioni. Parcheggiamo nel reparto di Spiderman, e vediamo il fiume di gente che si muove verso l’ingresso. La temperatura è davvero bassa, anche se c’è il sole. Arrivati alle casse facciamo poca coda, e dopo qualche minuto di ragionamento con l’addetta, acquistiamo il biglietto per un giorno attraverso i due parchi. Non è economico, ma alla fine il supplemento del visitare i due parchi si rivelerà ben speso.
La coda per entrare nel parco scorre poco, purtroppo al primo ingresso devono assegnare il biglietto all’impronta digitale del possessore, per evitare di farsi fregare dai furbi. Intanto geliamo, e ci berremmo volentieri una bella cioccolata di Starbucks! Entrati ci dirigiamo subito in fondo al parco, evitando le prime attrazioni che sono già prese d’assalto. Entriamo a Springfield, città dei Simpson. Facciamo molte foto mentre ci dirigiamo verso l’attrazione, che non ha coda. Praticamente è un cinema 3D su di un trenino che si muove. Simpatico e divertente, ma mia sorella non è dello stesso parere. Soffre un po’ sulle attrazioni che si muovono troppo. Via da li andiamo verso l’attrazione di ET, molto bella. Dopo essere entrato e fatto un po’ di attesa in una foresta buia e nebbiosa dove ti raccontano un po’ la storia dell’attrazione, per poi farti salire su di una bicicletta volante con il piccolo ET che sta nel cestello davanti. Siamo in prima fila, e quasi ci piglia un colpo quando si alza ET dal cestello, eravamo distratti da quello che sorvolavamo…
Usciti da li andiamo a fare l’attrazione dei MIB, dove una esplosiva operatrice ci fa correre verso i nostri vagoncini per sfuggire all'invasione degli alieni. I vagoncini scopriamo che fanno dei veloci 360, e noi abbiamo delle armi laser per sparare agli alieni lungo il percorso. Usciti da qui andiamo verso la zona di Harry Potter, giriamo per il quartiere e poi decidiamo di fare un’attrazione. Ne vediamo 2 e la prima ha oltre un’ora di coda, la seconda 10 minuti. Ci buttiamo sulla seconda che è il trenino che porta da Kings Cross (stazione ricreata dove stiamo facendo la cosa) ad Hogwart. Tutto molto bello,  Addirittura c’è il muro dove si sparisce per entrare nella piattaforma 9 e ¾. Saliamo sul treno e seguiamo un po’ la storia del viaggio di Harry & Co. Arrivati a destinazione in pochi minuti scendiamo e vedendo che la coda all’altra attrazione è diminuita mi ci fiondo subito. Purtroppo è un roller coaster e mia sorella resta nel borgo. L’attesa è di poco superiore ai 30 minuti. Come prima attrazione adrenalinica in USA noto che si può fare una coda a parte per la prima fila e nell’ultimo tratto continuano a ripetere che GoPro e similari non sono permesse. Scelgo ovviamente non la prima fila, e grazie ala fatto che sono solo mi incastrano più facilmente in mezzo agli altri. Le due cose che più ricordo di questa attrazione sono adrenalina e freddo! Si, nonostante il sole fa freddo! E questo è la causa del fermo di alcune attrazioni. Via di li trovo mia sorella che sta facendo la lucertola nel borgo, e ci muoviamo. Cerchiamo di capire dove siamo sulla cartina mentre camminiamo, ma non riusciamo a capire come andare ad una certa attrazione. Nel frattempo vediamo una bella attrazione con poca coda e ci fiondiamo, soprattutto perché è al coperto. Mentre siamo in coda, e siamo tra i primi, scopriamo che il treno ci ha portato nell'altro parco e che quella non è un’attrazione ma uno show. Ormai siamo in ballo da 20 minuti e ci restiamo. Pensiamo sia la solita cazzata, mentre alla fine ci lascia a bocca aperta grazie all'abilità dell’attore ed agli effetti speciali dello show. Ti coinvolge davvero!
Lasciata l’attrazione decidiamo di fare il giro di questo parco e saliamo sull'attrazione di The Cat in the Hat. Storia sconosciuta a noi, ed attrazione un po’ noiosa. Finito quello, me ne vado sulle montagne russe di Hulk, che prevedono 45 minuti di coda, intanto mia sorella si rilassa. Dopo la coda, dove vengono proiettati cartoni a tema attrazione, si sale. Parte piano e poi ad un certo punto ti da una botta, stile catapulta di portaerei, ovviamente non così tosta, purtroppo. Oltre alla botta iniziale vedo che l’attrazione è più lunga dell’altra ed alla fine mi ha sbatacchiato un bel po’, sono un po’ frastornato. Finito andiamo a mangiare velocemente. Giriamo nella zona dei cartoni un po’ datati, dopo aver girato la zona dei supereroi. Qui decidiamo di fare l’attrazione di Braccio di ferro, che è acquatica. Il fatto che non ci sia coda e che i gommoni (identici a quelli di Gardaland sul Jungle Rapids) siano bagnati non ci spaventa. Ci mettono un bimba sola, bardata come se dovesse andare sott'acqua. E qui ci facciamo qualche domanda. Vediamo che ci tirano l’acqua dall'alto e diamo la colpa ai ragazzini se i gommoni sono fradici, visto che poi non c’è nessuno non si sono asciugati… Arriviamo al tapis roulant che tira su il gommone e ci diciamo che era una cazzata. La bimba intanto ride. Arrivati in cima capiamo che non siamo arrivati in fondo ma in cima alle rapide! Vi dico solo che non so come riesco a tenermi su senza toccare il sedile che ha una spanna d’acqua. Mia sorella non è stata così fortunata. Siamo fradici, e per fortuna che è l’ora più calda… Io riesco ad asciugarmi un po’ durante il giorno, mia sorella un po’ di meno. Da qui andiamo verso la zona di Jurassic Park e scopriamo che un’attrazione è solo per bambini e l’altra è in manutenzione. Sulla via vediamo altre attrazione acquatiche ma sono chiuse, tanto ormai siamo lavati… Riusciamo a vedere il centro del primo JP, e da qui poi proviamo a tornare all’altro parco, ma la coda è tanta e chiedendo al tizio della biglietteria scopriamo che se passiamo da fuori facciamo in 10 minuti. Rientriamo nell'altro parco e vediamo l’attrazione di Shrek, che non è altro che un cinema 3D con le sedie che si muovono e che ti spruzzano aria e acqua. Carino anche questo. Usciti da li vediamo un Transformer che da spettacolo. È fatto davvero bene, e si fa fare foto (a pagamento) coi bambini che sono in coda. Da qui decidiamo di andare a fare un altro show, quello di Disaster che vi raccomando. Davvero bello! Poi ci dirigiamo verso l’attrazione della mummia, che faccio abbandonare a mia sorella in quanto scopriamo essere un rollercoaster, e poi scoprirò essere veramente più tosto di quello che credevo. Per come è partito pensavo fosse l’egitto di Gardaland, poi parte a razzo, va indietro, curvone. Spaziale insomma. Ci vediamo poi lo spettacolo di Terminator, anche questo fatto magnificamente. Alterna cinema 3D a teatro ed i due aspetti si fondono alla perfezione. Finito qui ci dedichiamo allo shopping intanto che aspettiamo lo show finale sull'acqua. Davvero bello, è una commemorazione dei 100 anni di cinema degli studios. Finito ciò stiamo congelando, siamo a due gradi! Andiamo a passo svelto verso Bubba Gump, dove dobbiamo aspettare quasi un’ora… Nel frattempo facciamo un po’ di shopping pure qua. Arrivato il nostro turno ordiniamo e mangiamo di gusto. Purtroppo siamo un bel po’ infreddoliti e non vediamo l’ora di tornare in hotel per una doccia bollente! La cena è buona, il conto in linea con gli altri Bubba che ho già visitato. Stanchi più che mai ci dirigiamo verso l’hotel dove ci aspetta una doccia calda ed un letto morbido dove riposare!

Guarda le foto.

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