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venerdì 13 febbraio 2015

Alba, Alligatori e Tramonto

Oggi la sveglia inizia ad essere decente, ci alziamo verso le 6 e decidiamo di andare a vedere l’alba sull’oceano. Le valigie sono già pronte ed in 20 minuti siamo già in viaggio verso Miami Beach, e questa mattina finalmente non troviamo traffico. Ormai sappiamo dove parcheggiare. Decidiamo di andare dubito in spiaggia per vedere l’alba, manca poco. Il cielo è già rosso ed all’ora prevista si inizia a scorgere un punta della grande palla di fuoco, non pensavo di vederlo perché sembrava ci fosse foschia in mare, invece era bello nitido! Bellissimo…
Dopo andiamo a fare colazione, passeggiata sul lungomare, cazzeggio ed alle 10 decidiamo di partire, prima però tappa da 7eleven per prendere il mitico frigo di polistirolo e del ghiaccio per tenere al fresco le bevande acquistate ieri. Il navigatore è impostato per il parco delle Everglades, dove paghiamo l’accesso e parcheggiamo con comodo. Breve passeggiata verso il centro dei Rangers, ci accodiamo per un pezzo alla visita che stanno conducendo dove ci troviamo a due passi da un signor alligatore! Vediamo parecchi adulti, alcuni piccoli, tutti intenti a prendere il sole, e pure un serpentello che si dedica alla tintarella. Oltre ovviamente a parecchi pennuti. Ritornati alla stazione, valutiamo di non prendere il trenino per la torre di osservazione che dista un po’, il costo è troppo altro per il breve giro. Fatto il giro allo store, e spedite alcune cartoline decidiamo di andare a fare un giro sull’airboat. Grazie a Tripadvisor vediamo un posto indietro di un decina di miglia dove hanno anche una cucina a base di “Gator”. Io provo le crocchette di alligatore, che non sono per niente male! E non è vero che sanno di pollo, sanno di alligatore! E’ il suo sapore, delicato ma buono. Se vi capita provatele! Finito di mangiare prendiamo i biglietti ed attendiamo il nostro turno per il giro sulla strana imbarcazione. La guida/comandante è parecchio simpatica. L’accento è un po’ strano, ma capisco quasi tutto, non afferro spesso le battute che fa, ma non sono l’unico vedendo gli altri! Quando lo mette in moto capisco perché ci hanno dato il cotone per le orecchie, fa un casino del boia! Il percorso lo potrebbe fare ormai ad occhi chiusi. Tra una spiegazione ed una evoluzione prosegue il nostro giro di poco più di mezz’ora. Vediamo alcuni alligatori ed uccelli, che spesso fuggono al nostro arrivo non proprio in sordina. Finito il bel giro ci mettiamo in marcia verso la destinazione serale: Naples. Facciamo solo una piccola sosta in un altro parco nazionale e poi ci dirigiamo verso la spiaggia della costa ovest per vedere il tramonto. Troviamo parcheggio senza problemi sulla 5th Avenue ed all’apertura della porta abbiamo una spiacevole sorpresa: c’è vento ed è freddo! Dopo aver capito che non si pagano i parcheggi, ci cambiamo con qualcosa di pesante, o meglio, ciò che di più pesante abbiamo con noi… Ci dirigiamo a piedi verso la spiaggia e decidiamo di andare sul pontile che scorgiamo poco più a sud. Camminare è un po’ difficoltoso tra vento e sabbia ma arriviamo giusto in tempo per il tramonto, meno male perché la resistenza al freddo inizia ad arrivare al limite. Non eravamo preparati a trovare freddo qua! Il tramonto è davvero bello, poi torniamo alla macchina passando per la strada parallela alla costa, così siamo riparati dal vento e ci vediamo delle splendide case. Facciamo un giro per le vie intorno alla macchina e vediamo che il posto è parecchio da fighetti, non troviamo nemmeno un posto che venda cartoline. Facciamo però shopping di cupcakes in un negozio che vende solo quello! La colazione di domani è presa. Grazie a TripAdvisor troviamo un posto un po’ grezzo ed economico specializzato in hot dogs. A poche strade dalla via dove abbiamo parcheggiato, troviamo il posto, ci accolgono in maniera molto calorosa e ci accomodiamo. Ovviamente dobbiamo prendere un dog! Scelgo i condimenti e quando mi chiede se da 6 o 12, non essendo molto pratico di misure imperiali dico 12, fate voi la conversione! Purtroppo il cibo ha battuto l’uomo un questa puntata. Era davvero troppo! 
Rientriamo alla macchina e puntiamo verso l’hotel a Fort Meyers. Caruccio da fuori, non mi sembra di sentire treni di passaggio… Entriamo e troviamo una sorpresa: il telefono squilla e non c’è nessuno. Non c’è nessuno nella hall, poi arrivano altri clienti e leggiamo che l’addetto è a portare alcuni clienti all’aeroporto e tornerà quanto prima. In mezzora iniziamo ad essere più di una decina di persone. Poi tutti a chiedere a me, cacchio mica lavoro qua e poi non vi capisco nemmeno bene. Ma le domande sono sempre le stesse: “Ma non c’è nessuno?”, “Avete provato a telefonare?”, “Siete qui da tanto?”, “Siete i primi?” ed io aggiungo “Un Fiorino!” Dopo quasi 40 minuti arriva la tipa bella in carne che per fare 50 metri ha già il fiato corto. Arriva e con poca gentilezza dice a tutti di preparare documenti e carta di credito, risponde al telefono dicendo di chiamare dopo che ora non ha tempo ed ha tanta gente al bancone. Per fortuna siamo i primi e scappiamo in camera sentendo il borbottio, giusto, di tutti gli altri. Il tempo di aprire la valigia, farsi una doccia e crollo tra le braccia di Morfeo in 5 minuti…

Guarda le foto.

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