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mercoledì 25 febbraio 2015

Fort Lauderdale

Che abbiamo fatto a Fort Lauderdale due giorni? Beh, un po’ siamo rimasti in spiaggia, ma io non sono amante della spiaggia e del caldo, ed il cambio di temperatura repentino non mi ha fatto molto piacere.
Abbiamo imparato a muoverci coi trolley che sono quasi gratuiti per non spendere un capitale di parcheggio, in zona spiaggia sono davvero cari. La gita che abbiamo fatto con la Jungle Queen è stata davvero bella, ci ha permesso di passare lungo i canali per vedere le ville che ci sono. Qui davvero c’è la gente coi soldi, ma quelli grossi. Siamo passati anche accanto al nostro alloggio, lungo il canale che avevamo visto la prima sera. Ci fanno notare che questi viaggiano su bestie più grosse di casa mia, e vanno in hotel lasciando ormeggiato lo yatch fuori. Stanno male. Passiamo anche vicino al Downtowner, il ristorante della prima sera, e scopriamo che con il loro biglietto ci fanno lo sconto. A saperlo prima…
Vediamo tante di quelle ville da perdere la testa, incrociamo anche una grossa nave di ricerca, per non parlare di yatch enormi. Alla fine arriviamo al rimessaggio, dove portano a risistemare le imbarcazioni, in questo momento c’è anche quella di Steven Spielberg, ma non è visibile in quanto sta facendo un processo dove viene avvolta tutta, come le valigie in aeroporto! I costi di questi lavori sono esorbitanti, il battello sul quale viaggiamo deve pagare oltre il mezzo milione di dollari all’anno per fare il trattamento, e non è l’imbarcazione più grossa e soprattutto di lusso. Alla fine ci lasciano in un loro zoo, dove c’è uno che fa lo spettacolo con gli alligatori. Ci dice che è pericoloso (ne avevamo il sentore), non viene pagato visto che è vietato pagare gente per fare questo e non può essere assicurato, furbo come una faina! Nel rientro ci rilassiamo la crociera senza commento, se non alla fine dove ci fa vedere alcuni villoni in vendita, prezzi modici ovviamente!
Si cazzeggia un po’, poco shopping e si mangia. Un pranzo lo abbiamo fatto al Bubba Gump di Orlando, e le due cene un diner lungo la strada, con un cameriere che parlava poco o niente, ed appena entrava nel locale ballava, l’altra cena a due passi dal nostro alloggio dove erano specializzati in costine. Mamma che buone! E queste non erano inzuppate nella salsa dolce come quella di Tampa!


Guarda le foto.

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