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lunedì 8 febbraio 2016

El Teide

Ieri sera sono arrivato alle pendici del Teide dopo il viaggio in traghetto da La Palma, mi sono evitato per poco il bordello del carnevale, la nave che è attraccata mentre imbarcavo era una discoteca viaggiante. L’hotel dove sono arrivato è ottimo, personale molto gentile ed ho anche incontrato un italiano che è venuto qua in ferie parecchi anni fa e non è più rientrato. Organizza gite su Tenerife e La Gomera e mi da qualche dritta. Io arranco in camera e dopo aver mangiato nel ristorante dell’hotel crollo a letto. La sveglia suona prestino, ho preso il biglietto sul presto per la teleferica, e vi devo consigliare di fare la stessa cosa, nel giro di poco inizia a diventare davvero lunga la coda, prima per salire che poi per scendere. Arrivo sotto il Teide ed inizio a scarpinare. Dovrei passare la notte in un rifugio, chiedo indicazioni per andare a vedere dov'è questo posto. Scarpino un po’ e finalmente ci arrivo. Ovviamente è chiuso, apre “dal tramonto all'alba”, in realtà non sono proprio quelli gli orari ma rende l’idea. Torno indietro e risalgo, purtroppo il rifugio è parecchio giù rispetto al punto di arrivo della teleferica. Aspetto che arrivi l’ora dove posso addentrarmi sulla via per la bocca e risalgo. Sono parecchio in alto ed un po’ la carenza di ossigeno si sente, ma sento di più la stanchezza delle settimane di vacanza fatte senza un po’ di riposo. Faccio frequenti soste, ed ad un certo punto sento puzza di zolfo, sono arrivato! Sono praticamente in cima. Fa freddino, ma resto senza giacca per un attimo, poi per evitare di prendermi qualcosa mi copro. Spizzico un panino e mi ristoro. La vista da quassù è spettacolare, si vedono tutte le isole che ho visitato fino ad oggi, oltre ovviamente Gran Canaria. Dopo aver fatto due chiacchiere con una coppia anglo-tedesca scendo. Arrivato alla stazione  della teleferica faccio il punto: sono stanco, devo aspettare svariate ore perché apra il rifugio dove non posso nemmeno fare una doccia, il sole picchia come non mai (sono quasi a quattromila metri!). Decido di modificare il piano originale e scendo verso il basso rimettendoci i soldi del rifugio. Arrivato giù trovo il delirio, auto che girano in continuazione in cerca di un parcheggio ormai inesistente. Scrocco la connessione internet, che qui è molto veloce e cerco dove dormire a Puerto de la Cruz. Trovo un posto ad un prezzo accettabile ma senza parcheggio. Impostato il navigatore mi muovo ed abbandono il casino della teleferica, ed in poco più di un’oretta arrivo alla città, ormai un po’ la conosco, anche se non sono stato in macchina in quella zona. Fortunatamente dopo un po’ di tentativi trovo parcheggio vicino all’hotel e faccio e mi impossesso della stanza. Dopo una doccia mi metto in piscina a leggere un libro ed a riposarmi. Per sera mi muovo verso il centro vero e proprio che non avevo visto molto stando nell'altro hotel, ed essendo carnevale vedo che c’è molto casino. Ci sono molti posti dove mangiare e dopo una bella passeggiata decido di andare in un posto dove non ti tirano dentro. Il proprietario era a fare due chiacchiere con dei clienti tedeschi praticamente di casa. Mi fa accomodare e mangio davvero bene spendendo poco. Rientrando in hotel devio per vedere dov'è l’hotel dove devo andare la notte seguente e chiedo informazioni riguardo al parcheggio, che non è poi così comodo…

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