Sveglia molto presto, ma ne vale la pena. Devo andare a vedere l’Antelope Canyon. La scorsa volta che sono venuto qua ho dovuto rinunciare perché non avevo prenotato. Ho prenotato da un paio di mesi, ho scelto una buona ora, spero. Peccato che per arrivare per mezzogiorno devo partire prestissimo, saranno parecchie ore di guida da Las Vegas. La strada è lunga e meravigliosa, il paesaggio cambia parecchio e non è mai monotono. Dopo parecchie ore di guida finalmente arrivo a destinazione. Sono leggermente in anticipo, volutamente. Il mio timore era dovuto al casino di fuso orario del posto. Passando dal Nevada all’Arizona c’è il cambio di fuso ma io sto andando in una riserva di Nativi Americani che non adotta l’ora legale. Nel dubbio decido di arrivare un’ora prima perché il tutto non è ben chiaro. Una volta arrivato pago tutto quello che devo pagare ed entro nella stanza dove chiamano i gruppi, e sono un po’ in ritardo con gli orari. Fortunatamente sono solo e riesco a passare in un gruppo precedente visto che hanno un posto libero. Sono convinto di essere arrivato, purtroppo ho una lunga coda davanti, ben più di un’ora prima di poter scendere di alcuni metri sottoterra. L’attesa è noiosa, e per fortuna il caldo non è eccessivo. Ho la pessima idea di portare il mio zaino fotografico convinto di poter cambiare obiettivi, ma una volta sceso mi rendo subito conto che il tempo a mia disposizione in ogni stanza sarà di frazioni di minuto. Scendo le scale che mi condurranno all’inizio dell’antico tragitto dell’acqua. Ci metto un attimo a rendermi conto che sono già dentro lo spettacolo della natura creato dall’elemento più importante del nostro pianeta con tantissimo tempo a disposizione. Non credevo a quello che avevo davanti agli occhi, uno spettacolo soprannaturale, delle colorazioni di colori caldi che sono magnifiche! Non è una cosa descrivibile, uno dei posti più belli mai visti, ad ogni passo cambiava completamente quello che i miei occhi percepivano. Se volete un’idea di quello che ho visto date un occhio alle foto, se volete veramente saperlo andateci!
Finito questo magico passaggio appena sotto la superficie, in un tempo che non ho quantificato, mi è veramente volata la visita, mi metto in moto verso la Monument Valley, ma anche a questo giro mi va male. Complici sono il tempo di attesa per l’escursione, un incidente appena fuori la riserva indiana, assisto anche ad un arresto, e per ultimo il fuso orario: Io sono in Arizona e la Monument Valley è un Utah, loro sono avanti di un’ora ed arrivo praticamente alla chiusura del parco. Pazienza, la ammiro dalla strada principale, ed è davvero maestosa, ma dovrò tornare per vederla come si deve!
Lungo la strada che mi guida verso il prossimo motel sono costretto a fermarmi. Mentre il sole tramonta la luna piena sorge ed è bellissima, ad una mezzora dall’arrivo mi fermo per godermi l’attimo, e pure per fotografarlo!
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