Il programma di oggi è una bella gita in barca, nel Pearl River, per cercare gli alligatori. Abbiamo dormito ad una decina di minuti dal punto di partenza, un buon compromesso tra la giornata a New Orleans di ieri, la gita di oggi ed il costo della camera. Arriviamo con un ampio margine di anticipo, non si sa mai che ci mettano sulla barca di oggi, visto che ogni minuto è prezioso. Dopo la gita dovremo arrivare fino in Florida. Ciò comporta partire dalla Louisiana, attraversare il Mississippi e lo stato dell’Alabama (non interamente, ma la zona costiera) ed infine farci un bel pezzo di Florida, fin dove inizia a diventare una penisola. Ad occhio sono quasi 700km, una bella tirata.
La nostra gita parte puntuale, quella prima è un altro tipo di giro, e non possiamo aggregarci. Scopriamo che questo non è il periodo ideale per vedere gli alligatori, siamo quasi in inverno e diventano letargici, per me fa un caldo porco, ma io non sono un animale a sangue freddo e non dico nulla. Iniziamo il giro percorrendo il fiume alla ricerca di antichi mostri. Ci sono le solite raccomandazioni, chi è a destra stia a destra e chi è a sinistra stia a sinistra altrimenti ci si cappotta, lui farà il possibile per far vedere da entrambi i lati il più possibile. Nel frattempo la nostra guida ci descrive il fiume dove ci troviamo, della palude che attraversa (e che ha creato), di Katrina che ha devastato la zona nel 2005, degli abitanti del fiume. Vediamo appunto delle palafitte, una volta erano prime case, ora sono quasi tutte delle seconde case. In prossimità di questi centri abitati si deve rallentare un po’, per non creare troppe onde sulle case e non far urtare troppo i motoscafi ormeggiati. Vediamo anche un bel ponte levatoio ancora funzionante, fa alzare una statale per farci passare sotto le auto, vedendo tutta quella ruggine non avrei creduto funzionasse. Arrivati nella vera e propria palude iniziamo a vedere alcuni alligatori, e vediamo che come esca usano marshmallow! Dicono che ha la stessa consistenza della carne e così non serve usarla. Temo che da quelle parti ci sia un problema di diabete per gli alligatori! Più avanti vediamo anche degli orsetti lavatori, molto ghiotti di caramelle gommose, ma non si azzardano ad entrare in acqua, qualcuno in passato ha fatto una brutta fine e non sono stupidi, sanno il periodo in cui gli alligatori sono in letargo, ed è ancora un filino presto. Rientriamo alla base, ed il pilota prova a cercare degli alligatori che vivono proprio vicino al loro molo, credo che siano i più addestrati e di conseguenza con un tasso di zucchero nel sangue molto alto! Riusciamo ad ammirarli mentre escono dall’acqua per conquistarsi il meritato premio. Il giro è stato molto interessante, ma è ora di partire per il nostro lungo viaggio verso lo stato dove risplende il sole.
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