È già arrivato il momento di abbandonare Dallas, andiamo qui vicino (in distanze americane ovviamente) e precisamente a Fort Worth dove hanno creato un villaggio come ai vecchi tempi dei pionieri. So che è tutto finto, ma mi piace. È un posto da turisti, vero, ma è quello che mi aspettavo dal Texas: una tamarrata con cowboy! Qui l’aria è più allegra che a Dallas, nonostante faccia più caldo c’è più allegria. Faccio parecchio shopping nei negozi sparsi nell'isolato ricostruito, l’american express mi chiamerà… C’è un po’ di tutto, e trovo tutti molto cordiali, venditori e non. Riusciamo anche a vedere la parata coi “longhorn”, hanno veramente delle corna enormi queste bestie, non lascerei mai la macchina sul viale principale. Decidiamo di passare oltre, dobbiamo andare nella capitale che non è proprio dietro l’angolo ed avendo fatto colazione tardi, una buonissima colazione, decidiamo di saltare il pranzo per cenare ad Austin dove ci attende un locale che dovevamo visitare assolutamente. Dopo essere arrivati in hotel, ed una meritata doccia andiamo in questo locale, puntiamo al menù “all you can eat” ed il nostro all si ferma al primo giro! Ma quanto mangiano questi? Comunque carne squisita. Dopo aver cenato facciamo due passi per la via principale della città che ci sorprende molto per la quantità di persone che sono in giro, e soprattutto tanti ragazzi. Leggendo la guida scopriremo che Austin ha parecchi ragazzi che frequentano l’università, questo spiega la vita notturna, l’età e la sicurezza che si respira in queste vie, me l’aspettavo pericolosa.
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