Ed ecco la sveglia che suona presto, non ho dormito una
mazza a causa del carnevale, hanno fatto un casino fino a poco fa… La sveglia
suona presto perché ho la visita all’osservatorio su a Lor Roques de Los
Muchachos, e la strada per arrivarci è lunga. Parto col buio, vedo il delirio
lasciato sulle strade della città, ma in poco tempo supero il centro abitato ed
inizio a salire. Inizia ad albeggiare e la strada è più percorribile dell’altra
sera, quando ho guidato al buio. Arrivo per primo al punto d’incontro, e ad
accogliermi ci sono degli enormi corvacci che cercano da mangiare. Poco dopo
arriva la guida che ci apre i bagni, visto che per tutta la durata della visita
non ci saranno possibilità di usufruirne. Iniziamo la visita con la spiegazione
di come mai è stato scelto questo posto. Identica a Tenerife (in mezzo all'oceano,
poco inquinamento, Mar de Nublas) ma con la differenza che qui studiano il
cielo notturno per via della poca popolazione, mentre Tenerife ha inquinamento
luminoso a causa del turismo e della maggiore popolazione. Ci spiega che il
governo spagnolo detiene come minimo il 25% di ogni telescopio e pertanto può
tenere per sé il 25% del tempo di osservazione di ogni struttura. Ci dice che
di popolazione residente ci sono solo dei ricercatori, infatti hanno allestito
delle strutture per loro. Normalmente i “locali” hanno casa in basso e
pendolano. Per avere accesso ai telescopi bisogna sottoporre alla commissione
il proprio progetto e deve essere approvato dal comitato dei complessi dei due osservatori delle Canarie. Poi ogni telescopio può essere utilizzato dai singoli proprietari ma
mediamente tutto passa attraverso l’istituto che sa valutare al meglio i
progetti. Poi ci fermiamo davanti ad un telescopio rivoluzionario, il MAGIC che
serve a studiare i raggi gamma. Ha una forma alquanto particolare e potete
vederlo in alcune mie foto. Per ultimo lascia il pezzo grosso, il GranTeCan
ovvero il Grande Telescopio Canario, il più grande telescopio con 10,4 metri di
diametro di specchio. L’altra sera ala tramonto ho avuto la fortuna di vederlo
aperto di giorno, essendo al tramonto lo hanno aperto poco prima in direzione
opposta al sole. La struttura è davvero enorme vista da sotto. Entriamo e ci
danno dei caschetti prima di arrivare nel cuore della struttura. La temperatura
è fredda, viene tenuto alla stessa temperatura presente all'esterno la notte,
perciò parliamo di 3 gradi, siamo in un immenso frigo. La questione della
temperatura è dovuta al dover eliminare ogni fonte di turbolenza, ed una
differenza di temperatura tra interno ed esterno è fonte di turbolenza e
rovinerebbe le immagini. Viene anche tenuto ad una decina di metri dal suolo
per lo stesso motivo. Gli specchi sono 3, anche se in realtà il grande specchio
è formato da una serie dio 36 specchi a nido d’ape. Arriviamo che la sua “nottata”
lavorativa è appena terminata, pertanto è ancora posizionato in direzione dell’ultima
osservazione. Assistiamo alla rotazione della cupola ed a quelle dello specchio.
Viene portato perpendicolare al terreno per far si che i tecnici lo possano
ispezionare e ed eventualmente pulire. La pulizia viene fatta con un getto di
azoto liquido che cattura la polvere, la fa cadere ma non intacca la superficie
degli specchi e non lascia residui. Ci spiega che in realtà hanno più telescopi
in uno, nel senso che ha alloggiamenti per più “ricevitori”, il fascio li luce può
essere indirizzato ad esempio al ricevitore che analizza lo spettro visibile,
quello infrarosso ed ha alloggiamenti per sviluppi futuri. Se non ricordo male
il ricevitore di infrarosso è stato sviluppato dall'università della Florida,
che detiene anche il 5% della struttura, insieme all'università del Messico
mentre il restante 90% è spagnolo. Visitiamo, a distanza, anche il centro di
controllo, dove ci sono molte postazioni PC. Ci spiega anche che i telescopi
hanno delle limitazioni in base ad umidità e velocità del vento, sia per le
osservazioni che per la struttura stessa. Se il vento o l’umidità superano
certi valori la cupola viene chiusa. Ci spiega anche che il tipo di ricerca /
osservazione fatta qua si occupa prevalentemente di oggetti molto distanti da
noi, cosmologicamente parlando, come altre galassie . Uscendo scopro anche che
Brian May è un astrofisico, pare che abbia iniziato a suonare insieme ai Queen per
tirare su qualche soldo e pagarsi gli studi. Lo noto in una foto fatta in una
conferenza in occasione del 50° anniversario del primo uomo nello spazio,
svoltasi proprio qua. Vi erano presenti grandi personalità come Neil Armstrong.
Rientrando mi soffermo a fare delle foto ed ad ammirare i gemelli MAGIC,
veramente impressionanti. Sulla via verso la capitale faccio un paio di foto al
mare di nuvole sotto di me, ma è giunto il momento di rientrare a Tenerife…
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