Ieri sera sono arrivato alle pendici del Teide dopo il
viaggio in traghetto da La Palma, mi sono evitato per poco il bordello del
carnevale, la nave che è attraccata mentre imbarcavo era una discoteca
viaggiante. L’hotel dove sono arrivato è ottimo, personale molto gentile ed ho
anche incontrato un italiano che è venuto qua in ferie parecchi anni fa e non è
più rientrato. Organizza gite su Tenerife e La Gomera e mi da qualche dritta.
Io arranco in camera e dopo aver mangiato nel ristorante dell’hotel crollo a
letto. La sveglia suona prestino, ho preso il biglietto sul presto per la
teleferica, e vi devo consigliare di fare la stessa cosa, nel giro di poco
inizia a diventare davvero lunga la coda, prima per salire che poi per
scendere. Arrivo sotto il Teide ed inizio a scarpinare. Dovrei passare la notte
in un rifugio, chiedo indicazioni per andare a vedere dov'è questo posto.
Scarpino un po’ e finalmente ci arrivo. Ovviamente è chiuso, apre “dal tramonto
all'alba”, in realtà non sono proprio quelli gli orari ma rende l’idea. Torno
indietro e risalgo, purtroppo il rifugio è parecchio giù rispetto al punto di
arrivo della teleferica. Aspetto che arrivi l’ora dove posso addentrarmi sulla
via per la bocca e risalgo. Sono parecchio in alto ed un po’ la carenza di
ossigeno si sente, ma sento di più la stanchezza delle settimane di vacanza
fatte senza un po’ di riposo. Faccio frequenti soste, ed ad un certo punto
sento puzza di zolfo, sono arrivato! Sono praticamente in cima. Fa freddino, ma
resto senza giacca per un attimo, poi per evitare di prendermi qualcosa mi
copro. Spizzico un panino e mi ristoro. La vista da quassù è spettacolare, si
vedono tutte le isole che ho visitato fino ad oggi, oltre ovviamente Gran
Canaria. Dopo aver fatto due chiacchiere con una coppia anglo-tedesca scendo. Arrivato
alla stazione della teleferica faccio il
punto: sono stanco, devo aspettare svariate ore perché apra il rifugio dove non
posso nemmeno fare una doccia, il sole picchia come non mai (sono quasi a
quattromila metri!). Decido di modificare il piano originale e scendo verso il
basso rimettendoci i soldi del rifugio. Arrivato giù trovo il delirio, auto che
girano in continuazione in cerca di un parcheggio ormai inesistente. Scrocco la
connessione internet, che qui è molto veloce e cerco dove dormire a Puerto de
la Cruz. Trovo un posto ad un prezzo accettabile ma senza parcheggio. Impostato
il navigatore mi muovo ed abbandono il casino della teleferica, ed in poco più
di un’oretta arrivo alla città, ormai un po’ la conosco, anche se non sono
stato in macchina in quella zona. Fortunatamente dopo un po’ di tentativi trovo
parcheggio vicino all’hotel e faccio e mi impossesso della stanza. Dopo una
doccia mi metto in piscina a leggere un libro ed a riposarmi. Per sera mi muovo
verso il centro vero e proprio che non avevo visto molto stando nell'altro
hotel, ed essendo carnevale vedo che c’è molto casino. Ci sono molti posti dove
mangiare e dopo una bella passeggiata decido di andare in un posto dove non ti
tirano dentro. Il proprietario era a fare due chiacchiere con dei clienti
tedeschi praticamente di casa. Mi fa accomodare e mangio davvero bene spendendo
poco. Rientrando in hotel devio per vedere dov'è l’hotel dove devo andare la
notte seguente e chiedo informazioni riguardo al parcheggio, che non è poi così
comodo…
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