Come ti giri su quest’isola lo trovi, oggi siamo partiti con
la Fundación César Manrique, questa bellissima casa/ studio dell’artista. Beh,
c’è poco da descrivere, è un posto da vedere, merita davvero. Ogni giorno ci
rendiamo sempre di più conto di quanto sia bravo e legato a questa terra.
Usciti da questa bellissima casa / museo ci dirigiamo al
giardino dei cactus. Hanno creato un enorme giardino dove si trovano quasi tutte
le specie di cactus del mondo. Veramente interessante come cosa. Dopo una lunga
passeggiata ed un veloce pranzo all’interno del parco, ci dirigiamo alla tappa
successiva: Cueva de los Verdes e Jameos del Agua. Si trovano a poche centinaia
di metri di distanza l’uno dall’altro. Il primo è una gita all’interno di Grotta
naturale dell’isola, dove è possibile delle splendide sculture create dal
vulcano. In un punto è anche possibile assistere ad un particolare gioco di
riflessi, grazie alle preparatissime guide. Il secondo è leggermente simile al
primo, nel senso che c’è di mezzo una grotta aperta sui due lati, ed intorno ad
essa, un famoso artista locale, vediamo se riuscirete ad indovinare chi, ha
creato un’ennesima attrazione artistica integrata nella natura. Nella grotta è
possibile ammirare un lago, che se non ricordo male è salato, dove si trova una
specie autoctona di gamberetti. Attenzione che sono molto piccoli, io al
principio non li vedevo, poi ho notato tante piccole cosine bianche e guardando
con attenzione ho visto che erano dei gamberetti poco più che microscopici.
Ah, mi ero scordato di menzionare che è possibile fare un
abbonamento unico per visitare le varie attrazioni: Parco Nazionale Timanfaya,
Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua, Jardin de Cactus e Mirador del Rio con un
unico biglietto, risparmiando ovviamente.
La serata si conclude con una bella cena alle 18, in un bel
ristorante a due passi da dove abbiamo l’appartamento.
Nessun commento:
Posta un commento